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Opel: richiamo in vista per 100.000 vetture?

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 16 ott 2018
Opel: richiamo in vista per 100.000 vetture?
Il Ministero dei trasporti tedesco ha effettuato delle indagini su alcuni modelli di Opel diesel, che potrebbero non aver rispettato le norme antinquinamento, A rischio 100.000 richiami per Zafira, Cascada e Insignia.

Nell’ambito delle indagini sulle emissioni dei motori diesel, le autorità tedesche hanno effettuato delle perquisizioni ai danni di Opel. L’ufficio del pubblico ministero di Francoforte ha mandato alcuni ispettori nel quartier generale di Rüsselsheim e nella fabbrica di Kaiserslautern, come confermato dalla Casa stessa. Non sono stati rilasciati altri dettagli in merito alle indagini, ma Opel ribadisce di voler collaborare con le autorità tedesche e dimostrare che i suoi veicoli sono pienamente in regola, rispettando le attuali normative anti inquinamento.

Che ci fossero dei severi controlli in corso nei confronti di Opel si sapeva già da tempo, infatti durante la scorsa estate erano state iniziate delle indagini da parte della KBA, l’autorità federale dei trasporti, per verificare alcuni modelli in particolare della Casa di Rüsselsheim. Secondo la fonte tedesca Reuters, i modelli attualmente sotto la lente di ingrandimento sono gli stessi del luglio scorso, quando era stata condotta un’audizione ufficiale sulle tecnologie di riduzione delle emissioni. Le vetture in questione sono le Insignia e Cascada con motori diesel Euro 6d-Temp e la Zafira, per la quale la Casa aveva già ammesso l’utilizzo di un software per l’inibizione, in alcune finestre termiche, dei sistemi di trattamento dei gas di scarico. I progetti che sono finiti nell’occhio del ciclone, risalgono a prima dell’acquisizione da parte di Groupe PSA del marchio tedesco.

Queste azioni da parte del Ministero dei trasporti tedesco sono improntate ad avere un’audizione ufficiale con l’obiettivo di imporre un richiamo obbligatorio per circa 100.000 Cascada, Insignia e Zafira equipaggiate con motori diesel Euro 6. Oltre ai quattro software in grado di agire sul sistema di controllo delle emissioni scoperti già nel 2015, lo scorso aprile ne è stato scoperto un quinto che, a seguito delle analisi svolte dalla Kba, è stato giudicato irregolare. Si attendono, quindi, evoluzioni per quanto riguarda le indagini ai danni di Opel.

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