Paradosso Cina: è il primo mercato, ma taglia
A gennaio 2009 gli orientali hanno effettuato il sorpasso sul resto del mondo. Però, il Governo intende tagliare il numero di Case
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Riguarda soltanto il mese di gennaio 2009, ma è un dato significativo: la Cina è il primo mercato dell’auto al mondo, grazie all’immatricolazione di 735.500 nuove vetture. Un sorpasso storico, quello ai danni degli Stati Uniti, fermatisi a quota 656.976 unità. Eppure, il Paese della Grande Muraglia ha avuto un calo del 14,3% sul primo mese del 2007: insomma, risente anch’esso della crisi planetaria.
Un sorpasso importante, anche se si considera che Pechino sta vincendo la corsa all’auto elettrica plug-in, quella che si ricarica a una normale presa di corrente. Segno che il colosso asiatico fa sul serio. Anche perché la Cina è ora il più grande produttore mondiale di accumulatori agli ioni di litio: il Giappone è stato sorpassato, per via di un miliardo e 35 milioni di unità prodotte.
Nonostante questi numeri brillanti, il Governo cinese intende ridurre il numero dei maggiori Costruttori di auto, che da 14 potrebbero scendere a 10, attraverso operazioni di fusione. Un provvedimento teso a combattere la flessione del trascorso il mercato cinese nel 2008 sul 2007: -6,7%, con 9,38 milioni di autovetture consegnate.
D’altronde, la strada che parecchi Costruttori vogliono seguire è proprio quella delle alleanze, per sopravvivere alla recessione e risparmiare sui costi e sulle piattaforme delle macchine.
Il piano cinese prevede anche cinque miliardi di yuan in sussidi pubblici da marzo 2009 a fine anno: verranno sostenuti gli acquisti di una vettura da parte dei contadini. Obiettivo, superare le 10 milioni di auto vendute nel 2009 e di arrivare a una crescita media del 10% annuo per i prossimi tre anni.
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