Parigi 2016: il futuro di Citroen secondo Linda Jackson
L’intervista esclusiva all’amministratore delegato di Citroen in occasione del Salone di Parigi 2016.
In occasione del salone dell’automobile di Parigi abbiamo intervistato Linda Jackson, CEO di Citroen, che oltre a raccontarci la nuova Citroen C3 ci ha dato un’anteprima di quello che sarà il futuro dell’automobile secondo il marchio francese.
D: Abbiamo qui dietro di noi l’immagine della nuova Citroen C3, ispirata alla C4 Cactus anche in molti particolari; vedremo questo design anche sui modelli del futuro?
Quello che abbiamo fatto, in sostanza, è stato prendere lo stile di Cactus e applicarlo sui modelli nuovi. Quando abbiamo fatto Cactus, l’idea era di creare un modello che fosse diverso dalle altre auto in circolazione, e quando abbiamo visto che era quello che faceva per noi, abbiamo deciso di continuare con questo design. Tre sono i fattori chiave ai quali abbiamo pensato quando abbiamo fatto C3, e cui stiamo pensando per i modelli dei prossimi anni – più concretamente, quattro nei prossimi due anni, fra cui un SUV. In primo luogo quello che cercavamo era un design unico, non bizzarro o estremo, ma diverso: paragonare C3 precedente alla attuale è una ventata di aria fresca non solo per il modello, ma per il suo segmento. Il secondo punto chiave è il comfort: storicamente Citroen era famosa per propri sedili molto comodi e le celebri sospensioni idropneumatiche – al giorno d’oggi vogliamo trasporre questo concetto anche in senso più ampio applicandolo all’abitabilità, allo spazio per i bagagli, ai vani per riporre oggetti nell’abitacolo, è la connettività con la propria auto, insomma, il concetto di viverla a 360 gradi nel migliore dei modi.
Infine, cerchiamo di implementare una tecnologia che sia utile e fruibile nel quotidiano, che sia rilevante per il segmento e i nostri clienti, e che non consista in gadget inutili che nessuno usa. Su C3 lo riteniamo molto importante e abbiamo scelto di renderla molto personalizzabile, con vari colori, Airbump a scelta, quattro diversi tipi di interni fra cui scegliere, e la tecnologia che abbiamo messo di proposito come keyless-go, blind spot monitoring, sensori di parcheggio, telecamera posteriore. Questi tre punti sono le basi per la nostra ispirazione con cui è iniziata Cactus, ma stando attenti ad applicarla per ogni segmento.
Domanda: Quindi, quali saranno i modelli che vedremo nei prossimi anni?
Risposta: Questo vorrebbe dire raccontare un segreto…
Domanda: E’ per questo che chiediamo!
Risposta: Non riceverete degli scoop oggi, ma penso che sia chiaro che oggi la priorità sia la C3, e che in futuro verranno chiaramente sostituiti progressivamente i modelli che sono sul mercato da un numero maggiore di anni, e introducendo un SUV che al momento non abbiamo. Quello che vogliamo fare è introdurre un modello nuovo ogni anno in ogni regione – e ne abbiamo sei da seguire. C3 non verrà venduta in Cina perché il segmento è molto ridotto, quindi non ha particolare senso; in Cina vanno molto i SUV e le grosse berline, infatti stiamo per lanciare una C6 apposta per il mercato cinese, mentre da noi un’auto grande serve, ma non necessariamente quanto una C6; inoltre abbiamo un SUV apposta per il mercato cinese, lanciato alla fine del 2014 che ha già una quota di mercato del 35%. Il SUV per l’Europa verrà lanciato nel 2018 – quello che cerchiamo di fare è essere sì internazionali, ma offrendo ciò che i singoli mercati richiedono.
Per quello che riguarda le auto elettriche, ibride eccetera non abbiamo un’unica soluzione alla domanda; siamo molto efficienti coi motori sia a benzina sia a [glossario slug=”gasolio”] e continueremo a fare quelli, ma stiamo anche sviluppando una strategia per i veicoli elettrici. Nella nostra gamma già ne abbiamo, come ad esempio la C-Zero e il Berlingo elettrico, ma ne stiamo sviluppando di ulteriori per i segmenti B e C, che saranno disponibili fra circa 5 anni.
La terza soluzione è quella del [glossario slug=”plug-in”] elettrico, anche questa fra circa 5 anni. Non stiamo inseguendo unicamente l’elettrico ma varie soluzioni, questo perché ogni cliente ha esigenze diverse e… chissà in che direzione si muoveranno legislazione e fiscalità per auto di questo tipo.La guida autonoma, invece, al momento è allo stadio di sviluppo: abbiamo una C4 Picasso che ha già percorso oltre 60.000km autonomamente sulle nostre strade. La tecnologia l’abbiamo già, ma sarà in vendita… di nuovo, fra circa cinque anni. Noi saremo pronti, ma la vera domanda è se lo sarà il mercato, se i nostri clienti effettivamente vorranno proprio questi tipi di veicoli qui.Tutti stanno spingendo su auto ibride, elettriche, guida autonoma e tecnologie innovative; ma al momento c’è una grande confusione e non sappiamo ancora esattamente quello che sarà nel futuro.
Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto: