Patente: no decurtazione se non si sa chi guida
Una sentenza della Cassazione ha stabilito che non è possibile decurtare i punti patente senza sapere le generalità del conducente
La sentenza numero 16276 della Corte di Cassazione ha stabilito che non è possibile decurtare i punti sulla patente di un’automobilista se non è stato identificato chi era alla guida del veicolo al momento dell’infrazione.
La sentenza mette dunque la parola fine a una serie di controversie, ricorsi e controricorsi da parte di migliaia di automobilisti. Resta invece confermata la multa al proprietario dell’auto al quale viene inflitta una ulteriore sanzione pecuniaria se non comunica i dati del conducente trasgressore.
I giudici hanno così accolto il ricorso di un automobilista che aveva contestato la sanzione dei punti inflittagli per non aver comunicato chi era alla guida della sua auto passata a semaforo rosso.[!BANNER]
Secondo le Sezioni Unite, il giudice di pace nel confermare la decurtazione, non aveva tenuto conto di una pronuncia della Corte Costituzionale del 2005 che aveva dichiarato “l’illegittimità, per contrarietà al principio di ragionevolezza, dell’art 126 bis del Codice della strada, nella parte in cui disponeva che, in caso di mancata identificazione del conducente autore della trasgressione e di mancata successiva comunicazione dei relativi dati personali e di abilitazione alla guida, entro il termine di 30 giorni dalla notifica, da parte del proprietario del veicolo, cui il verbale di accertamento della violazione fosse stato notificato, quest’ultimo avrebbe subito la sanzione della decurtazione del punteggio della patente; dovendo invece trovare applicazione, in siffatti casi, soltanto l’ulteriore sanzione pecuniaria prevista dall’art 180 del codice della strada”.
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