Lamborghini in cassa integrazione
Provvedimento inaspettato visti i risultati 2008: la crisi non risparmia nessuno
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Aveva chiuso il 2008 con il record di vendite (+1% rispetto al 2007, per un totale di 2.430 vetture) e pareva che fosse del tutto immune dalla crisi; invece, anche la Lamborghini risente della recessione globale.
Il fatto è che, specie nel settore automotive, basta poco per rompere gli equilibri commerciali legati alla domanda di auto. È proprio Stephan Winkelmann, presidente e amministratore delegato della Casa appartenente all’Audi (Gruppo Volkswagen), a spiegare come la debolezza della domanda, che si era già registrata alla fine del 2008, sia aumentata nelle prime settimane del 2009. E allora ecco la soluzione per fronteggiare il calo delle vendite: produrre meno, mettendo in cassa integrazione ordinaria parte dei dipendenti.
Il provvedimento interesserà 300 dipendenti Lamborghini addetti alla produzione e durerà un paio di settimane tra i mesi di febbraio e marzo 2009. Piuttosto tranquillizzanti le parole di Alberto Cocchi, a nome della RSU (Rappresentanza sindacale unitaria), secondo il quale l’obiettivo del Costruttore di Sant’Agata Bolognese è di salvaguardare integralmente i posti di lavoro e di non disperdere la crescita occupazionale realizzata dall’azienda negli ultimi due anni. Allo stesso tempo, sostengono i sindacati, mantenere alta l’attenzione per le persone sarà cruciale per la ripresa.
Invece, non sono previste modifiche alla strategia di lungo termine: confermata l’intenzione di sfornare un nuovo modello ogni anno. E non saranno ridotti gli investimenti in ricerca e sviluppo.
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