Peugeot e le donne: piccola storia in rosa del Leone

Dalla contessa Corsini fino ai successi di Anna Andreussi nei rally. La storia di Peugeot è stata sempre costellata di donne al volante

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Da sempre in casa Peugeot si guarda con simpatia all’altra “parte del cielo” e sin dalla nascita di questo marchio le donne hanno recitato una parte importante con qualsiasi tipo di vettura.

Recentemente Tiziana Padovano e  Lorenza Serena hanno partecipato con una Peugeot 203 del 1954 alla Mille Miglia 2009, portandola a termine onorevolmente. A salutarle alla partenza diverse campionesse che hanno corso con il Leone. Lo stesso giorno Antonella Volmi ed Elisabetta Cont hanno disputato il Rally storico della Lana a Biella con una Peugeot 309 GTI. Ad assistere i due equipaggi “rosa” nel loro impegno, una 3008 ed una 308 CC.

Sono solo gli esempi più recenti di un universo femminile “griffato” Leone da lungo tempo presenza continuativa non solo nelle rievocazioni per vetture storiche ma anche nelle competizioni moderne. Come Anna Andreussi, oggi a fianco di Paolo Andreucci sulla 207 Super 2000 a difendere nel CIR il titolo tricolore conquistato da Peugeot nel 2008.

Anna è (per ora) l’ultimo anello di una lunga catena di “intrepide” del volante iniziata 110 anni fa con la contessa Lidia Corsini, che attraversò Roma a bordo di una vettura Peugeot, e proseguita nel 1934 con le madames Hustinix e Des Forest (che si aggiudicarono la “Coppa delle dame” al Rally di Montecarlo con una 301) e nel 1935 con Pierrette Bideau, che attraversò in solitaria il deserto del Sahara con una 201.

Con i rally degli anni Ottanta e Novanta, l’universo femminile Peugeot si impose ancora, grazie a Betty Tognana, che portò in gara per prima una vettura diesel, o a Pierangela Riva e Maria Grazia Vittadello, che nel 1985 si aggiudicarono con una 205 GTI 1.6 Gr.A il Campionato Italiano Femminile Rally.

E’ poi del 1991 il successo di Roberta Luisetto su 309 GTI Gr.N che conquistò il primo posto tra gli equipaggi femminili nel Campionato Nazionale Rally. Come dire, il “Leone” è donna!