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Peugeot RCZ 2.0 HDi 2013: la prova su strada

Di Yves D'Alessandro
Pubblicato il 27 mag 2013
Peugeot RCZ 2.0 HDi 2013: la prova su strada
La Peugeot RCZ HDi 163 Cv è la vettura ideale per chi vuole l'abito sportivo nella guida di tutti i giorni, senza soste frequenti dal benzinaio.

La Peugeot RCZ HDi 163 Cv è la vettura ideale per chi vuole l’abito sportivo nella guida di tutti i giorni, senza soste frequenti dal benzinaio.

Presentata come concept car al Salone di Francoforte 2007, sul mercato dal 2010, la nuova Peugeot RCZ 2013 è ancora più bella della vettura che sostituisce, confermandone appieno tutti gli stilemi e l’appagante originalità.

Esterni: ancora più aggressiva

Il frontale ridisegnato conferisce alla Peugeot RCZ 2013 ancora più dinamicità rispetto al passato. I grandi archi in alluminio del tetto, ottenibili in differenti scelte cromatiche, si appoggiano sugli ampi e muscolosi passaruota, donando una sensazione di estrema solidità all’insieme. Originale l’esclusiva esecuzione a doppia gobba del lunotto posteriore, in puro stile Zagato. Confermata con il restyling la presenza dell’alettone estraibile in due posizioni della coda, utilizzabile sia in modalità automatica che manuale per migliorare l’aderenza della vettura ad alte velocità, del doppio terminale di scarico cromato.

>> Guarda le immagini della Peugeot RCZ in prova

La Peugeot RCZ sembra costruita per restare attaccata alla strada, dalla quale si eleva poggiando sui possenti cerchi in lega da 19″ Technical Grey (optional) calzati su pneumatici 235/45, senza perdere mai il contatto con l’asfalto e con la guida che il suo design sottintende. 

Interni: il regno del guidatore

Salire a bordo di questa vettura, o meglio scendere per calarsi nel suo abitacolo, rappresenta una esperienza di pura sportività fin dai primi momenti. I sedili alti ed avvolgenti, cambio e pedaliera sportiva in alluminio, la presenza di un padiglione avvolgente come il cockpit di un “caccia” rendono subito l’idea dell’esperienza di guida che si può vivere a bordo di RCZ. La vettura è pensata attorno al guidatore e pecca solo nella mancanza di visibilità laterale e posteriore, fisiologica per un’auto di questo tipo.

Non manca il comfort dettato dalla buona qualità dei rivestimenti e dall’ergonomia dei componenti e la ricchezza di contenuti tecnologici, immediatamente ostentata al primo giro di chiave dal’elevazione dello schermo a scomparsa da 7″ 16:9 che ospita il navigatore satellitare del kit multimediale WIP COM 3D. Lo spazio per i passeggeri anteriori è notevole mentre al resto degli occupanti sono riservati troppo pochi centimetri per le gambe, con la zona posteriore che può ospitare solo due bambini o può diventare la naturale estensione del già ampio vano bagagli, con capacità di carico variabile da 312 a 639 litri.

Su strada: sportività a tutto tondo

Lo schema delle sospensioni, di tipo tradizionale con ponte torcente al posteriore e [glossario slug=”macpherson”] per l’avantreno, risulta ottimizzato al punto da permettere una tenuta di strada superiore che conferisce alla vettura un comportamento rapido e preciso negli inserimenti grazie anche ad uno sterzo dal comando millimetrico e ad un autotelaio rigido. L’inserimento in curva rapido e felino, assecondato dall’assetto piatto che le conferisce elevate doti di tenuta laterale, sono una garanzia di sicurezza, divertimento e handling di qualità su tutti i fondi stradali.

I dispositivi di controllo elettronico poi, fanno tutto il resto, limitando l’eventuale eccesso di [glossario slug=”sottosterzo”] tipico delle trazioni anteriori nella guida eccessivamente allegra. Le buone doti di disimpegno su strada sono comunque anche da attribuire all’ottimo abbinamento del motore con il performante cambio a 6 rapporti, che contando sulla notevole [glossario slug=”coppia-motrice”] erogata dal propulsore 1.997 cc. turbo diesel HDi, pari a 340 Nm a 2000 giri, esalta il disimpegno e la guida sportiva suggeriti dal prestante autotelaio. In realtà qualche cavallo in più oltre ai 163 previsti non avrebbe guastato soprattutto nei confronti delle prestazioni assolute di accelerazione, con uno 0-100 Km/h in 8,2 secondi e velocità massima di 225 km/h, inferiori alla sua storica rivale Audi TT.

L’impianto frenante, con quattro pinze di notevoli dimensioni, verniciate in nero con l’adozione del pacchetto opzionale Black, consente inoltre spazi di frenata contenuti e grande modulabilità che incrementano i valori di [glossario slug=”sicurezza-attiva”] già ottenuti con l’ottimo comportamento stradale. Alla voce consumi, possiamo confermare di aver ottenuto valori medi di circa 7 Litri/100 Km ottenuto su vari tipi di percorso affrontati ovviamente non sempre nella ricerca assoluta del risparmio.

Prezzo: adeguato alle emozioni che sa regalare

Con una gamma articolata su tre motorizzazioni, due benzina 1.6, aspirato e turbo e un diesel, si può scegliere se inseguire le prestazioni a tutti i costi oppure preferire la fruibilità di un moderno turbodiesel. I prezzi vanno dai 28.350 euro del benzina 156Cv ai 31.150 euro della vitaminizzata turbo 200Cv, passando per i 30.750 euro della più equilibrata 2.0 HDi oggetto della prova. L’esemplare provato, arricchito di molti accessori tra i quali: la vernice metallizzata nero Perla Nera, gli interni in pelle e [glossario slug=”Alcantara”] Mistral/STORM, i pack Black, Vision e Sport, il WIP COM 3D e i sensori di parcheggio anteriori, raggiunge i 37.985 euro. Una cifra commisurata al piacere che questa vettura saprà donare al fortunato possessore sia nel guidarla che nel notare l’ammirata curiosità che ingenera negli sguardi dei passanti.

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