Pieno di carburante: ma quanto mi costi?
Da dicembre a gennaio la benzina è rincarata del 7%: continuando così, ogni famiglia spenderà all’anno 171 Euro in più
Non bastavano le spese per i regali natalizi, i pranzi e le cene con amici e parenti o i viaggi a cavallo di Capodanno. Ci si doveva aggiungere pure il rincaro dei carburanti, a pesare sulle tasche degli automobilisti italiani. Infatti, dal 23 dicembre al 7 gennaio, la benzina è aumentata di circa 80 millesimi, passando da 1,27 a 1,35 Euro, così come il gasolio, il cui costo ormai sfiora 1,2 Euro (il 24/12 costava 1,149 Euro, il 7 gennaio: 1,183).
Tradotto in parole povere, anzi in cifre semplici, questi ritocchi sono costati ai guidatori nostrani circa 15 milioni di Euro, non certo un’inezia dunque. Ogni famiglia, continuando di questo passo, dovrà sborsare circa 171 Euro in più all’anno, di cui 96 per costi diretti (il pieno al distributore) e 75 per costi indiretti (aumenti nei trasporti dei prodotti). Insomma, ne faremmo volentieri a meno, soprattutto perché risulta piuttosto difficile capire perché, a fronte di un aumento del prezzo del petrolio del 4% – da 78 dollari al barile il 29/12 a 82 dollari di qualche giorno dopo – la benzina sia invece aumentata del 7%.[!BANNER]
Sono intervenuti in merito diverse Associazioni di tutela dei Consumatori (Federconsumatori e Codacons) che hanno chiesto un maggior coinvolgimento del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, e lo stesso presidente dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, Antonio Catricalà, che trova anch’egli incomprensibili questi aumenti: “credo che questa politica di prezzi che scendono alla velocità della piuma e salgono con quella di un razzo, abbia qualcosa di distorto”. Chi ci capisce è bravo dunque, ma soprattutto lo spieghi agli automobilisti d’Italia.
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