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Pininfarina Battista, l'hypercar da record: 0-100 in 1,86 secondi!

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 23 nov 2022
Pininfarina Battista, l'hypercar da record: 0-100 in 1,86 secondi!
Sull'autodromo di Dubai, la Pininfarina Battista è andata a caccia di record conquistando primati nel campo dell'accelerazione.

La Pininfarina Battista irrompe sulla scena andando a caccia di primati, la hypercar elettrica conquista le copertine di tutto il mondo grazie alle sue prestazioni ottenute all’Autodromo di Dubai, dove ha fatto registrare una serie di record nel suo round finale di omologazione. Impressionante lo 0-100 km/h in 1,86 secondi, ottenuto anche grazie al Launch control, e lo 0-200 km/h in 4,79 secondi. La nuova vettura di origine italiana ha bruciato nello scatto anche la Rimac Nevera da 1.914 CV, che è arrivata a 1,97 secondi. La potentissima hypercar da 1.900 CV, omologata per la circolazione stradale, ha stupito tutti quanti anche con la frenata, compiendo il consueto 100-0 km/h in appena 31 metri.

Una potenza mostruosa

La Pininfarina Battista era già nota ai più, della quale si conoscevano già le immense capacità e i numeri da capogiro. Solo per rendere l’idea, la nuova hypercar a batteria eroga 1.900 CV e 2.340 Nm di coppia, mentre la sua velocità massima è di 350 km/h. Buona anche la sua autonomia, dato che nel ciclo Wltp è attesta per 476 km. Il prezzo, naturalmente, non è per tutte le tasche perché per portarla a casa serve sganciare un assegno di almeno 2,2 milioni di euro. Un prezzo adeguato a una vettura di questo rango e calibro.

Pininfarina Battista a Nardò

Le performance di Dubai non devono stupire più di tanto, poiché la Battista aveva già fatto di vedere di che pasta fosse sull’anello di Nardò, in Italia, all’inizio del 2022, quando ha girato per il programma globale di collaudo e sviluppo. Ogni esemplare è il figlio di una lavorazione artigianale di oltre 1.250 ore da parte dei tecnici di Cambiano (Torino), dove la produzione del modello sarà limitata a 150 esemplari.

L’entusiasmo dei progettisti

Dopo la performance in medio oriente, Paolo Dellachà, responsabile tecnico del progetto è rimasto entusiasta della vettura: “La Battista elettrica ha mantenuto le promesse che avevamo fatto al momento della definizione del piano di sviluppo”. C’è da crederci, ora che la Battista ha il mondo in mano.

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