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Più di 2.000 auto ed un unico proprietario

Di Andrea Barbieri Carones
Pubblicato il 10 set 2010
Più di 2.000 auto ed un unico proprietario
A Torino lo "street control" ha scovato un prestanome al quale erano intestate circa 2.000 auto

A Torino lo “street control” ha scovato un prestanome al quale erano intestate circa 2.000 auto

Nemmeno il famoso sceicco del Kuwait possiede 2.000 auto. Così come non le possiedono tutti i più ricchi uomini del pianeta che, al massimo, si accontentano di qualche decina di auto da collezione, giusto per non farsi mancare nulla. Però la cosa succede in Italia, dove a un unico nominativo fanno capo circa 2.000 auto, che pur non essendo “blasonate” rappresentano comunque un capitale di alcuni milioni.

Naturalmente non si tratta di un folle appassionato di auto ma di un prestanome, scovato dalla polizia municipale di Torino grazie allo “street control“, il sistema con telecamera a bordo dell’auto dei vigili – già adottato in altre città – che permette di leggere le targhe dei veicoli e di dare, in tempo reale, tutte le informazioni su di esse. Nel frattempo, sono in corso indagini della Guardia di Finanza per stabilire a chi appartengano tutte queste auto.

Se si pensa che nel giro di 2 giorni gli occhi elettronici hanno controllato ben 3.600 targhe, si capisce che nel giro di 3 o 4 mesi tutti veicoli di una grande città potrebbero essere controllati. Sempre nelle 48 ore prese in esame, sono state scoperte alcune auto che circolavano nonostante fossero sottoposte a fermo amministrativo, con conseguente invio di cartelle esattoriali per un valore di 50.000 euro.[!BANNER]

Nella città di Torino – ma presumibilmente anche a Milano, dove il sistema è entrato in vigore a fine maggio – è però sorto un problema di tipo amministrativo: dato che il nuovo codice della strada prescrive che gli avvisi di contravvenzione debbano essere consegnati a casa entro 90 giorni dall’infrazione, la polizia municipale ha detto di non essere in grado di rispettare tale limite, con la conseguenza che molte infrazioni correlate con l’ingresso proibito nella zona a traffico limitato potrebbero rimanere impunite o non potrebbero essere riscosse, visti i tempi per esaminare tutte e 37 le telecamere.

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