Un altro pezzo di storia italiana lascia il belpaese, battuta all’asta per 1,05 milioni di euro, 900 lavoratori a rischio.
Un altro pezzo di storia italiana lascia il belpaese, battuta all’asta per 1,05 milioni di euro, 900 lavoratori a rischio.
Il marchio automobilistico De Tomaso è stato acquistato all’asta dalla Ideal Team Ventures Limited, società cinese che produce auto in Cina e che ha sede legale nelle Isole Vergini britanniche e una sede operativa a Hong Kong, per 1,05 milioni di euro.
Delusione da parte dei lavoratori dell’azienda presenti in aula durante l’asta che speravano di tornare a produrre auto in quel di Torino.
La base d’asta era fissata a 580 mila euro, le offerte arrivate sono state due: la prima è stata l’italiana Eos la cui offerta si è fermata a 1,04 milioni di euro.
“È una sconfitta per il sistema torinese e piemontese -ha dichiarato Vittorio De Martino, segretario generale della Fiom Piemonte, commentando l’acquisizione cinese-. A questo punto il tema da riprendere urgentemente è quello delle prospettive occupazionali dei lavoratori”.
Anche Giuseppe Anfuso della Uilm di Torino ha espresso la sua amarezza: “Con la vendita di oggi si conclude una vicenda cominciata male e finita peggio. Ancora una volta l’imprenditoria italiana si è fatta scappare una grande opportunità”.
Il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino ha dichiarato di voler incontrare le associazioni sindacali per cercare una soluzione per quei lavoratori “che non riescono ad accedere agli Ammortizzatori sociali”.