Mercato auto: a giugno prosegue il calo del diesel, ed aumentano le emissioni di CO2
Anche il mercato auto in Italia inizia a sentire l’ondata di diminuzione del diesel. Se fino a pochi mesi fa le nuove immatricolazioni di autovetture a gasolio sembravano lontane dal calo registrato in alcuni dei principali mercati UE, adesso anche da noi si evidenzia un marcato segno negativo: lo rilevano i dati relativi alle vendite di giugno, nelle quali il diesel ha vistosamente segnato il passo in rapporto allo stesso mese dello scorso anno: -16,7% da giugno 2017, valore percentuale che tradotto in quota di mercato esprime un’incidenza del 52,5% a giugno e 53,7% nei primi sei mesi 2018 (il più basso negli ultimi sei anni), laddove il mercato delle nuove immatricolazioni a gasolio era stato del 56,7% in tutto il 2017.
L’analisi storica del mercato auto diesel in Italia rivela che, in effetti, una prima contrazione si era verificata già lo scorso marzo (-2,5%): un calo seguito, successivamente, ad aprile (-3,7%) e in maniera più vistosa a maggio (-10,1%). Il trend in negativo è, appunto, proseguito a giugno; in ottica semestrale, il periodo 1 gennaio-30 giugno ha nel complesso portato le nuove immatricolazioni di vetture a gasolio in Italia a fare registrare un -6,3% dal primo semestre 2017.
Confrontando i dati italiani con quelli dei più importanti Paesi UE, gli analisti mettono in evidenza il -16,2% a giugno registrato in Germania (dove la quota di mercato delle auto alimentate a gasolio si attesta sul 31,2%), nel Regno Unito (rilevanti il -28% di giugno e la quota di mercato relativa: 31,7%, la più esigua degli ultimi 19 anni) e soprattutto in Francia, che soltanto pochi anni fa era leader europea nella diffusione di autovetture a gasolio: -12% fatto registrare a giugno, 40,3% la quota di mercato (lontanissimo, a questo proposito, il 77,3% del 2008). Si direbbe che la tendenza al calo delle immatricolazioni di nuove vetture diesel segua le vicende conseguenti al “Dieselgate” ed alle altre questioni che, negli ultimi due anni e mezzo, hanno complessivamente contribuito ad una minore fiducia degli automobilisti nei confronti del diesel. Tuttavia, occorre notare come, relativamente alle emissioni di CO2 che la UE aveva fissato su un valore di 95 g/km al 2020 al ciclo NEDC, tale obiettivo appare al momento piuttosto lontano: la diminuzione delle vetture a gasolio non trova compensazione dalle nuove immatricolazioni di modelli “eco friendly”, peraltro cresciute nel primo semestre 2018: +60,6% metano, +30,9% ibride, +124,8% le elettriche: tanto che, sulla base degli ultimi cinque mesi, la media delle emissioni di CO2 provenienti dalle auto di nuova immatricolazione risulta aumentata da 112,5 a 113 g/km.
Se vuoi aggiornamenti su Curiosità inserisci la tua email nel box qui sotto: