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Pneumatici: quando sono vecchi, scadono e sono da cambiare

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 16 mag 2022
Pneumatici: quando sono vecchi, scadono e sono da cambiare
Gli pneumatici invecchiano: per questo, è importante controllarne la data di produzione, facilmente individuabile

Quanto durano gli pneumatici di un’auto? È una questione di tempo, di km o di manutenzione? E come si determina l’invecchiamento di una gomma? Ecco una serie di domande che chiunque, prima o poi, si pone. In effetti, è vero che quando gli pneumatici diventano vecchi sono da sostituire. Va tuttavia tenuto presente che diversi segnali indicano la necessità di sostituire le gomme.

Pneumatici da sostituire: ecco i sintomi

  • Al tatto, le gomme sono indurite;
  • L’aderenza sul bagnato non è più ottimale;
  • Gli spazi di frenata si allungano;
  • Battistrada eccessivamente consumato (meno di 1,6 mm come prevede il Codice della Strada: è comunque buona norma provvedere a cambiare tutt’e due le gomme dello stesso assale quando la profondità del battistrada ha raggiunto 2-3 mm);
  • Presenza di piccole crepe superficiali sui fianchi.

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Le gomme scadono?

La legge non prevede una data di scadenza per gli pneumatici. È però consigliabile (anzi: doveroso) controllare la data di produzione stampigliata su ogni pneumatico.

Pneumatici: come controllare la data di produzione

La sigla DOT (Department of Transportation, che certifica il rispetto delle norme emanate dal Dipartimento dei Trasporti USA) in cui vengono sintetizzate alcune delle informazioni essenziali che riguardano il singolo pneumatico, contiene il codice di identificazione dello stabilimento di produzione, il codice che identifica la misura dello pneumatico, il codice del produttore e la data di produzione (codice, quest’ultimo, imposto dalla direttiva 92/23/CE e dai regolamenti ECE/ONU n. 30 per le autovetture e n. 54 per i veicoli commerciali). Si tratta, nello specifico, del gruppo di quattro numeri stampigliati sul fianco della gomma.

  • Le prime due cifre indicano la settimana dell’anno di produzione dello pneumatico;
  • Le altre due cifre indicano l’anno di produzione.

Ad esempio: se sul fianco di uno pneumatico si legge “1622”, significa che la gomma è stata prodotta nella sedicesima settimana del 2022. Questo permette, nell’acquisto di un set di pneumatici, di essere ragionevolmente sicuri della loro “freschezza”.

Quanto dura la garanzia sugli pneumatici

In linea di massima, gli pneumatici nuovi di fabbrica vengono coperti dalla garanzia legale (DL n. 24 del 2 febbraio 2002 e Codice del Consumo del 2005). La garanzia legale è di due anni dalla data di vendita dello pneumatico, e compete al gommista nei confronti del consumatore.

Cosa comprende la garanzia sugli pneumatici

In relazione ai vizi all’origine o di conformità (ovvero ciò che per legge determina la copertura della garanzia legale su qualsiasi prodotto), si ritiene che la garanzia legale riguarda ciò che non può essere imputato al consumatore, come ad esempio lo sfaldamento del battistrada o danni alla gomma che non derivano dalla condotta di guida (caso tipico: in punti nei quali il contatto con buche, marciapiedi o irregolarità del fondo stradale sia poco probabile).

Viceversa, la garanzia non copre una durata inferiore a quanto ci si aspettava al momento dell’acquisto degli pneumatici se ciò deriva da un’errata pressione di gonfiaggio, dallo stile di guida, dal tipo di strade normalmente percorse e dal carico a bordo; oppure se l’usura irregolare della gomma è causata da scompensi di assetto, errate geometrie, sospensioni eccessivamente usurate o danneggiate.

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