Un sondaggio Nokian Tyres ha monitorato 1.800 utenti in Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Italia, Francia, Romania e Bulgaria. Qualità prima di tutto, ma non sempre si sceglie la gomma idonea alla stagione fredda.
Il gelido, nevoso e piovosissimo ponte dell’Immacolata a molti automobilisti ha portato un surplus di impegno nella guida a causa del fondo stradale pericoloso. E non soltanto in Italia: condizioni meteo proibitive hanno interessato gran parte dell’Europa, dalle regioni che si affacciano sul Mediterraneo alla Gran Bretagna. Una situazione che ha accomunato gran parte dei Paesi europei. E c’è da aspettarsi che, con l’inverno alle porte, nelle prossime settimane ci si possano attendere situazioni analoghe.
Secondo un recente sondaggio relativo alle tipologie di gomme utilizzate effettuato da Nokian Tyres su un campione di 1.800 utenti intervistati in Italia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Romania e Bulgaria, è emerso un dato che ha del clamoroso: sulle strade che percorriamo ogni giorno (e, appunto, non soltanto nel nostro Paese, ma anche in altre Nazioni europee), una notevole percentuale di “colleghi” automobilisti ammette di non utilizzare gli pneumatici idonei alla circolazione invernale, che – vale la pena ricordarlo – oltre ad essere facilmente riconoscibili dalle gommature estive per la presenza di un battistrada ben marcato, nel quale evidenti tasselli a fitta lamellatura ne costituiscono il disegno, sono quelli che riportano la sigla di riconoscimento “M+S” (Mud and Snow) e il pittogramma della montagna a tre punte con fiocco di neve (sono pneumatici che hanno superato i test europei di omologazione disposti dal regolamento UN ECE 117).
Dati alla mano, evidenzia il report Nokian, la “maglia nera” fra gli automobilisti dei Paesi europei oggetto del sondaggio appartiene alla Francia, con il 44% dei casi (poco meno di uno su due). A fronte di un 23% dichiarato dai tedeschi (a rappresentare l’estremo opposto della singolare classifica), in posizioni intermedie si collocano italiani, cèchi, polacchi, bulgari e romeni (rispettivamente: 34%, 28%, 31%, 34% e 24%).
Non soltanto M+S, tuttavia: in alcuni Paesi dell’Europa centrale, riporta l’indagine Nokian, negli ultimi anni il mercato ha fatto registrare un incremento nell’impiego di pneumatici “all-season”, che –per le rispettive caratteristiche “bridge” di guida confortevole lungo l’intero arco dell’anno perché possono offrire una sicura alternativa nella guida sulla neve e sul fango pur mantenendosi efficienti anche nella bella stagione – risultano più popolari in Francia e in Italia (68% e 48%), vale a dire nei territori europei che meno risentono di condizioni meteo “limite”. Altrove (e ciò viene individuato con chiarezza), gli automobilisti preferiscono affidarsi a gommature stagionali: il 95% in Repubblica Ceca, il 92% in Polonia, il 91% in Bulgaria, il 79% in Romania, il 72% in Germania.
È interessante notare come soltanto in Francia e in Italia ci siano (peraltro piccole) percentuali di automobilisti che dichiarano di utilizzare la stessa tipologia di pneumatici tutto l’anno: il 6% fra gli italiani, l’11% oltralpe. Si può ipotizzare che si tratti di casi nei quali non ci sia tempo a sufficienza per procedere al “cambio di stagione” degli pneumatici alla propria auto, oppure che non si sappia quando provvedere, ma può anche darsi che in certi casi ci sia, alla base, una precisa scelta di volere sfruttare le gomme il più possibile. Oppure, anche se il sondaggio non lo indica, che si viaggi con le catene da neve pronte nel bagagliaio (e, in questo caso, si è pienamente conformi alle prescrizioni del Codice della Strada).
In ogni caso, commenta Martin Dražík, Product manager di Nokian Tyres, dichiarandosi “sorpreso che un numero sostanzioso di automobilisti europei non rispetti le caratteristiche funzionali e soprattutto di sicurezza degli pneumatici e che corra dei rischi inutili guidando con pneumatici non idonei, è chiaro che un vero pneumatico invernale non è affidabile in estate e viceversa. Gli pneumatici estivi oppure all-season non possono offrire lo stesso comfort e sicurezza di quelli invernali in condizioni atmosferiche caratteristiche di questa stagione come strade bagnate, ghiaccio e neve”.
A contribuire nella costruzione di una identità europea tutto sommato attenta alle “calzature” da far indossare al proprio autoveicolo, concorre il fattore qualità: è, questa, la prima “voce” presa in considerazione dalla maggior parte degli automobilisti-campione nel sondaggio Nokian (il 74% in Germania e in Francia, il 73% in Romania, il 72% in Italia e in Polonia, il 71% nella Repubblica Ceca, il 65% in Bulgaria): ciò concorre a concludere come per gran parte degli utenti europei le caratteristiche di uno pneumatico “premium” siano, in una prospettiva a lungo termine, la scelta più conveniente e sicura in rapporto all’adozione di una gomma “economica”.
La conferma arriva dall’indicazione relativa all’importanza che si dà al prezzo di acquisto, il secondo fattore (dopo, appunto, la qualità, e comunque ben distante da quest’ultima se si traducono le rispettive dichiarazioni in termini percentuali) che guida la decisione di affidarsi ad una specifica gommatura: il fattore-costo risulta determinante nel 29% dei casi in Repubblica Ceca, nel 27% in Polonia e Romania, nel 25% in Italia e in Francia, nel 24% in Germania, nel 23% in Bulgaria.
“Capisco che alcuni clienti decidano in base al prezzo l’acquisto di pneumatici invernali, e il potere d’acquisto di ciascuno di noi è diverso. Tuttavia, la qualità è fondamentale quando si comprano degli pneumatici invernali. Lo sviluppo costante e a lungo termine e i test effettuati da Nokian Tyres, oltre all’innovazione e alle capacità tecniche, garantiscono sempre agli automobilisti il più alto livello di sicurezza e affidabilità. Uno pneumatico di alta qualità è come la cintura di sicurezza: la maggior parte del tempo non se ne ha bisogno, ma in una brutta situazione può salvare la propria vita e quella di altri,” spiega Martin Dražík: come spiega una nota a margine del report Nokian, anche se in linea di principio la sicurezza è considerata un valore, non sempre questo si traduce in un’azione concreta.