Dagli articoli per gomma al ruolo leader nel settore degli pneumatici invernali: un lungo percorso oggi sottolineato da un re-branding all’insegna della sostenibilità e della tradizione.
Una lunga storia, la consolidata tradizione nello sviluppo di gommature adatte ai rigori invernali (e, di riflesso, adatti alla guida in qualsiasi condizione atmosferica), un ampio bagaglio di esperienza che deriva da numerosi successi sportivi e le nuove strategie attente alla sostenibilità. Sono, queste, le “voci” alla base del costante rinnovamento di immagine per Nokian Tyres, che in questi giorni celebra i 120 anni di presenza sul mercato.
L’azienda finlandese – ad oggi attiva in quasi 60 Paesi nel mondo nei quali operano 4.600 professionisti – guarda al proprio futuro, ed alle prossime sfide che attendono il settore pneumatici, come “Interessanti opportunità di crescita”: una filosofia amplificata da megatrend quali “Nuove forme di mobilità, digitalizzazione ed il cambiamento climatico”. Tutto questo, accanto a strategie che si fondano su attenzione alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, cura del cliente e progetti di espansione: “Possiamo restare ai vertici del settore solo attraverso uno sviluppo e un rinnovamento costante. Questo significa, per esempio, espandersi al di fuori del tradizionale mercato degli pneumatici invernali e investire in servizi che rendano ancora più facile prendersi cura degli pneumatici. Abbiamo intenzione di continuare il nostro lavoro sistematico e sostenibile verso lo sviluppo di soluzioni innovative e mantenere la nostra capacità di adattarci rapidamente e in modo flessibile ai cambiamenti che ci circondano”, afferma il presidente ed amministratore delegato di Nokian Tyres, Hille Korhoren.
Di rilievo, in questo senso, la diffusione di un recente rapporto Nokian relativo alle tipologie di pneumatici impiegati nella stagione fredda, svolto su un campione di 1.800 utenti intervistati in Italia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Romania e Bulgaria, nonché le “guide” Nokian sull’impiego e sulla scelta delle gomme invernali e sull’opportunità di dotare anche la “seconda auto di famiglia” con gommature efficaci ai fini della più elevata sicurezza.
La storia di Nokian Tyres prese il via nel 1898, con la costituzione di Suomen Gummitehdas Osakeyhtiö: l’azienda, inizialmente specializzata nella produzione di articoli in gomma, tubi e galosce, ampliò il proprio business agli pneumatici per biciclette e, agli inizi del 20. secolo, al settore automotive. Si può dire che, al pari di altri big player della filiera, Nokian abbia seguito passo passo l’evolversi dei mezzi di trasporto privati: dalle 2 alle 4 ruote. Un primo sensibile passo in avanti nella specializzazione Nokian si ebbe, nel 1934, con lo sviluppo del “Kelirengas”, il primo pneumatico invernale al mondo. Il capostipite della fortunatissima “famiglia” Hakkapeliitta venne inizialmente concepito per l’equipaggiamento sugli automezzi pesanti: un inedito battistrada artigliato ne garantiva un’ottima tenuta in caso di neve abbondante e, per i conducenti, evitava il disagio di dover comentarsi al montaggio delle catene da neve, a quell’epoca – e per molti anni a venire – decisamente scomode da montare.
Il concetto di “pneumatico invernale” venne, subito dopo, coronato da una radicale evoluzione con il debutto di Nokian Hakkapeliitta sul mercato: la prima gommatura “mud and snow” dedicata alle automobili debuttò nel 1936: caratterizzato da specifiche ventose di presa nel battistrada per evitare lo scivolamento del veicolo in caso di ghiaccio, ha giocato un ruolo di primo piano nello sviluppo tecnico Nokian, che negli anni 50 realizzò la gamma di pneumatici invernali chiodati “Kometa-Hakkapeliitta”, assurti alle cronache internazionali in virtù della tripletta vincente ottenuta in occasione del Rally Montecarlo 1963 (tutti e tre i primi classificati guidavano su pneumatici invernali chiodati Nokian Hakkapeliitta) e, nelle stagioni sportive seguenti, con il tris di successi Mini e Citroen al rally monegasco nelle edizioni 1965, 1966 e 1967 (Timo Makinen, Pauli Toivonen e Rauno Aaltonen erano equipaggiati con gomme chiodate Hakkapeliitta). Senza contare il record di velocità su ghiaccio: con una velocità massima di 335,713 km/h con un’autovettura “stradale”, gli pneumatici di serie Nokian hanno stabilito un nuovo primato mondiale.
Il futuro del brand finlandese… si riallaccia, ora, alla propria tradizione: per i 120 anni dalla sua fondazione, Nokian Tyres propone un nuovo progetto grafico che “Si ispira al ‘font’ originale utilizzato alla fine del 19. Secolo”, indica il vice presidente Marketing e Comunicazione di Nokian, Jussi Tähtinen. La nuova immagine di marchio, anticipa una nota diramata in queste ore, sarà gradualmente introdotta a partire dall’imminente primavera: fonte di ispirazione è l’estetica del design scandinavo, fatto di colori morbidi e tenui (compreso l’irrinunciabile verde betulla) e forme semplici ed arrotondate, nelle quali – specificamente – l’immagine si basa sulle dimensioni di un vero pneumatico.
Un re-branding “pulito” in sintonia con la vision di ecosostenibilità al centro delle strategie Nokian Tyres, recentemente insignita con il riconoscimento “Bronze Class” nella categoria “Componenti per Auto” inserita nel Sustainability Yearbook 2008 di RobecoSAM, che ogni anno valuta più di 2.000 aziende quotate in borsa di 47 Paesi in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Nokian Tyres ha indicato diversi obiettivi di sostenibilità per il 2020, inclusa la riduzione del 7% della resistenza al rotolamento dei suoi pneumatici, e diminuendo le emissioni di CO2 derivanti dal traffico di 500 milioni di kg entro il 2020.