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Pneumatici e sicurezza sulle strade italiane: al via “Vacanze Sicure”

Di Redazione
Pubblicato il 20 apr 2018
Pneumatici e sicurezza sulle strade italiane: al via “Vacanze Sicure”
La circolazione con gomme in buone condizioni è fondamentale per la sicurezza. Da qui si rinnova “Vacanze Sicure” di Assogomma e Polizia Stradale: 10.000 controlli a campione in 7 regioni fino al 31 maggio.

L’arrivo della stagione estiva coincide, per milioni di automobilisti italiani, con i progetti di partenza verso le mete di vacanza. Dell’opportunità di procedere per tempo alla sostituzione degli pneumatici invernali con quelli “estivi” (un obbligo, per quanti montino a libretto gommature M+S dal codice di velocità inferiore a quelle “estive”, ovvero fino a “Q”; una facoltà, per i proprietari di autoveicoli con codici di pneumatici invernali M+S equivalenti oppure addirittura superiori rispetto alle gomme “estive”), scaduto lo scorso 15 aprile e per il quale ci si può adeguare entro il prossimo 15 maggio, ci siamo occupati nei giorni scorsi.

Ora, Assogomma torna sull’argomento-pneumatici con l’annuncio dell’annuale iniziativa “Vacanze Sicure”, monitoraggio rivolto – in collaborazione con la Polizia Stradale – a “scoprire” sul campo le condizioni di reale uso degli pneumatici che equipaggiano il parco auto circolante in Italia.

Il progetto “Vacanze Sicure” 2018, giunto alla quindicesima edizione, quest’anno interesserà sette regioni: Lombardia, Veneto, Liguria, Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise. Sul tavolo, ci sono 10.000 controlli, che verranno effettuati, a partire da venerdì 20 aprile, fino al prossimo 31 maggio, da parte degli agenti in forza ai cinque Compartimenti di Polizia Stradale coinvolti nell’iniziativa, i quali – indica una nota Assogomma diffusa nelle scorse ore – parteciperanno ad una prima fase di attività formativa, e successivamente svolgeranno le verifiche sulle principali arterie dei territori di riferimento.

All’atto pratico, il progetto “Vacanze Sicure” si prefigge l’obiettivo di valutare lo stato d’uso degli pneumatici di un significativo campione di autovetture, e osservare l’attenzione posta dai rispettivi proprietari nei confronti degli autoveicoli. Nello specifico, il monitoraggio riguarderà la verifica dell’usura dei battistrada, l’omologazione, la corrispondenza delle misure montate rispetto a quanto riportato in carta di circolazione, l’eventuale presenza di tagli, abrasioni e danneggiamenti visibili ad occhio nudo che potrebbero essere, insieme al sotto gonfiaggio, l’anticamera di un cedimento strutturale improvviso dello pneumatico.

I dati raccolti verranno immediatamente inviati, come già avvenuto nelle passate edizioni, al Politecnico di Torino, per l’elaborazione dei risultati che saranno illustrati, a luglio, in occasione di una conferenza stampa a ridosso del maxi-esodo estivo.

L’importanza di questa campagna di controlli, dal punto di vista della sensibilizzazione verso gli automobilisti a considerare lo pneumatico come uno strumento primario di sicurezza stradale, è fuori discussione: anche considerato il fatto, come evidenziato dalla nota stampa Assogomma, che il parco auto circolante in Italia – uno dei più “datati” – è per il 50% formato da veicoli con più di 10 anni di “anzianità di servizio”, è chiaro che un ruolo fondamentale per la sicurezza stradale viene affidato alla corretta manutenzione del veicolo. In questo senso, la cura degli pneumatici (qui una nostra guida) – che rappresentano l’unico punto di contatto del veicolo con una sede stradale spesso trascurata, piena di buche ed avvallamenti – occupa un  posto di assoluto rilievo.

Il taccuino delle priorità dell’automobilista, dunque, deve evidenziare, fra le “voci” principali, una continua attenzione alle condizioni degli pneumatici a bordo della propria vettura. Pressioni di gonfiaggio corrette (secondo quanto indicato dal libretto di uso e manutenzione), verifica – anche visiva – dello stato d’uso della gomma, sono piccole attenzioni della massima importanza, che peraltro vengono effettuate, gratuitamente, dagli stessi gommisti.

Eppure, spesso ci se ne dimentica: “Infatti oltre il 52% degli automobilisti circola con gomme sottogonfiate  – dice Fabio Bertolotti, direttore Assogomma – Un problema di sicurezza, in quanto il veicolo trasmette insicurezza di guida per alterato comportamento e, con le alte temperature, lo pneumatico si può surriscaldare sino al suo cedimento strutturale, ovvero al suo scoppio. Inoltre, uno pneumatico sgonfio produce un inutile danno all’ambiente in quanto fa aumentare i consumi di carburante fino al 15% e produce una usura disomogenea dello pneumatico, che dovrà essere sostituito precocemente. Gli pneumatici vivono d’aria, e l’aria non costa nulla; ma è fondamentale per garantire le loro ottimali caratteristiche prestazionali”.

Con il passare degli anni, il periodico monitoraggio alle condizioni di reale utilizzo delle “gomme degli italiani” ha tuttavia permesso ad Assogomma e alla Polizia Stradale di constatare come i risultati siano, nel complesso, positivi riguardo all’informazione e alla sensibilizzazione degli automobilisti: “Grazie all’iniziativa Vacanze Sicure continuiamo a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una attenta e programmata manutenzione del veicolo, pneumatici in primo luogo, dal momento che viaggiare con gomme in perfetto stato di efficienza è una delle condizioni imprescindibili per la sicurezza dei nostri spostamenti – ricorda Giovanni Busacca, direttore del Servizio Polizia Stradale – Mettersi alla guida con pneumatici lisci, danneggiati, oppure non conformi, espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale, e costituisce un gesto di irresponsabilità che si riflette negativamente anche su tutto il sistema della circolazione, di cui tutti noi siamo parte integrante”.

“I controlli – continua Giovanni Busacca – confermano purtroppo che sono ancora molti i veicoli non in regola. Gli strumenti che abbiamo a disposizione per contrastare questa pericolosa tendenza e per garantire la sicurezza della circolazione sono una mirata informazione, una attività di prevenzione, frequenti e mirati controlli ed un approccio culturale al tema secondo una prospettiva che parli di ‘legalità sulle strade’. È importante far comprendere che non si tratta solo di evitare la sanzione pecuniaria, ma in gioco vi è la nostra sicurezza e quella degli altri”.

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