Porsche 924: la prima con il motore davanti
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La Porsche 924 è stata una vettura straordinaria oltre che la prima sportiva della Casa tedesca con motore posizionato anteriormente.
Bistrattata dai puristi perché considerata non in linea con la tradizione tecnica della Casa di Zuffenhausen, la Porsche 924 – prodotta dal 1976 al 1985 – è stata la prima sportiva del Costruttore tedesco a vantare un propulsore montato anteriormente.
Nonostante la brutta “pubblicità” ricevuta dallo zoccolo duro della clientela Porsche, la 924 fu un vero e proprio successo commerciale, come sottolineato dalle oltre 150.000 unità vendute nel corso degli anni, capaci di regalare una boccata d’ossigeno alla Casa tedesca che dal punto di vista economico – negli anni ’70 non se la passava certo bene come nel periodo attuale.
Anche se sono passati esattamente 40 anni dal suo debutto commerciale, la Porsche 924 può vantare ancora oggi uno schema tecnico di tutto rispetto e per certi sensi ancora attuale. La vettura sfrutta uno schema Transaxle abbinato ad un telaio particolarmente rigido e bilanciato, senza dimenticare la presenza di un bagagliaio nascosto dietro un enorme lunotto in vetro in grado di offrire una capacità di carico simile ad una station wagon. Tutte queste caratteristiche hanno reso la 924 una vettura particolarmente versatile, capace di offrire un comfort decisamente più elevato rispetto alla sorella più “cattiva” Porsche 911.
Un altro “difetto” che viene attribuito alla sportiva tedesca è quello di essere una vettura Volskwagen “ricarrozzata”. Nei primissimi anni ’70, infatti, Porsche voleva creare un prodotto più accessibile per allargare il proprio bacino di clientela, mentre Volkswagen aveva come obbiettivo quello di realizzare una vettura lussuosa che uscisse dai classici schemi della Casa di Wolfsburg. Questi due obiettivi portarono le due case tedesche a stringere una partnership strategica, ma la crisi petrolifera di quegli anni fece desistere Volkswagen nel proseguire il progetto.
Al contrario, Porsche continuo avanti per la sua strada rilevando l’intera operazione, ottenendo ad un costo molto vantaggioso l’utilizzo dell’impianto produttivo Audi di Neckarsulm , mentre per il propulsore venne scelta l’unità utilizzata anche sulla Volkswagen LT. Il motore in questione è un 4 cilindri in linea da 2.0 litri capace di erogare 125 CV. Anche la potenza sembra decisamente ridotta per una super car, basta pensare che nel 1976, la Porsche 911 veniva equipaggiata con un motore da 150 CV. La sportività della vettura viene inoltre esaltata da un sound molto coinvolgente, dal peso contenuto e dal già citato schema Transaxle – che prevede il posizionamento del cambio al retrotreno – capace di offrire una distribuzioni dei pesi praticamente perfetta, 52% davanti e 48% dietro, senza tralasciare una rigidità del telaio senza paragoni.
Oltre alla versione con motore 2.0 litri da 125 CV, la 924 vene declinata anche in versione Turbo, equipaggiata con un 2.0 sovralimentato da 170 CV, destinati a salire fino a quota 210 CV sulla variante GT e a 240 CV sulla GTS, mentre verso la fine della sua carriera fece il suo debutto la 924S con motore 2.5 litri depotenziato della Porsche 944.
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