Prezzi carburanti: aumentano le accise
Da sabato aumentano le accise sui carburanti, con la conseguenza di un rialzo generalizzato dei prezzi di benzina e diesel.
Da sabato primo marzo aumenteranno le accise sui carburanti, portando così ad un aumento generalizzato dei prezzi alla pompa.
La novità è contenuta nel “Decreto del fare” approvato l’anno scorso dal Governo Letta e dovrebbe garantire allo Stato un aumento di 75 milioni di euro del gettito fiscale derivante dai carburanti. La somma, tuttavia, non andrà a finanziare direttamente il settore dell’automobile, ma sarà usata per alcuni progetti mirati al rilancio dell’economia, tra cui la scelta di incentivare il settore della nautica e la conferma del credito di imposta per il mondo del cinema.
Secondo le stime, l’aumento delle accise comporterà un aggravio medio di 13 euro all’anno per una vettura a benzina che percorre 15.000 chilometri in 12 mesi, mentre per un modello a gasolio la spesa aggiuntiva sarà di 17 euro.
Ad essere maggiormente colpiti saranno coloro che usano l’auto per lavoro, ovvero i professionisti del volante. Secondo il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi: “Questi aumenti interesseranno le categorie che utilizzano professionalmente un mezzo di trasporto. Mi riferisco, in particolar modo, ai taxisti, agli autonoleggiatori, agli agenti di commercio e ai trasportatori. Ricordo che l’80 per cento circa delle merci italiane viaggia su gomma. È vero che grazie al rimborso delle accise gli autotrasportatori, ad esempio, possono recuperare gli aumenti fiscali che subiscono alla pompa; tuttavia, bisognerà vigilare affinché i prezzi dei prodotti che giungeranno sugli scaffali di negozi e supermercati non subiscano degli aumenti ingiustificati”.
Prosegue quindi la tendenza al rialzo delle accise sui carburanti, le stesse che negli ultimi cinque anni sono state ritoccate dieci volte andandosi ad aggiungere al doppio aumento dell’IVA.
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