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Prezzi carburanti in calo, ma non mancano le critiche

Di Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 14 gen 2016
Prezzi carburanti in calo, ma non mancano le critiche
Il calo del prezzo del petrolio sta portando a un ribasso generalizzato dei prezzi dei carburanti, ma a pesare davvero sono IVA e accise.

Il calo del prezzo del petrolio sta portando a un ribasso generalizzato dei prezzi dei carburanti, ma a pesare davvero sono IVA e accise.

Il crollo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali si sta facendo sentire positivamente sul prezzo dei carburanti, che ormai da qualche giorno registrano dei ribassi arrivando a una quotazione media, per la benzina, inferiore a 1,43 euro al litro.  

Anche oggi le notizie che arrivano dalle compagnie petrolifere vedono un ribasso generalizzato, con Eni, Q8 e Tamoil che hanno apportato un taglio di un centesimo per benzina e diesel, mentre Esso ha scelto di abbassare di due centesimi solamente il prezzo del gasolio. 

Quella che potrebbe sembrare una situazione ideale per gli automobilisti, in realtà non sta mancando di attirare qualche critica da parte delle associazioni dei consumatori, che sottolineano come i ribassi dei prezzi alla pompa non seguano fedelmente il calo delle quotazioni del petrolio.  

Secondo Federconsumatori e Adusbeg, infatti, la benzina costerebbe 6 centesimi in più del suo reale valore e ciò sarebbe dovuto agli aumenti delle accise sui carburanti e dell’IVA, nonché alla perdita di forza dell’euro nei confronti del dollaro, cioè la valuta usata per il greggio sui mercati internazionali. 

Il prezzo del petrolio a 31 dollari al barile ha riportato il suo valore ai minimi dal 2009, anno in cui la verde costava agli automobilisti solo 1,13 euro al litro. Nello stesso periodo, le associazioni dei consumatori fanno notare come le accise siano cresciute, passando da 56,4 centesimi per litro del 2009 ai 72,8 centesimi attuali. 

È quindi chiaro che a pesare sulle tasche degli italiani è una fiscalità fin troppo penalizzante, soprattutto con il comparto auto. Non sorprendono quindi le stime delle associazioni che indicano in 72 euro all’anno la spesa netta aggiuntiva per il solo carburante, il tutto senza considerare gli aumenti indiretti generati dall’impatto del costo del carburante sul prezzo finale di altri prodotti d’uso quotidiano.

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