Prezzo benzina: a Pasqua sfiorerà 2 euro/litro
Il Faib esprime preoccupazione per il calo dei consumi, l’aumento dei prezzi continuo sulla rete e l’Iva al 23% a partire da ottobre.
Gli automobilisti rischiano di trovare una sorpresa molto amara nell’uovo di Pasqua: la benzina potrebbe arrivare a costare anche due euro al litro. Il timore è stato espresso prima di tutti dalla Faib, la Federazione autonoma italiana dei benzinai aderenti a Confesercenti.
«Sulla rete carburanti la situazione sta diventando drammatica: quotidianamente ci giungono notizie allarmate sui rincari dei prodotti petroliferi dai nostri gestori e dalla rete, dove continuano a registrarsi perdite di erogati e corsa al rialzo», spiega Martino Landi, presidente Faib. «Se dovesse continuare così, sfonderemo la soglia dei due euro per un litro di carburanti entro Pasqua».
Secondo i dati della Federazione, nel periodo tra dicembre 2011 e febbraio 2012 la contrazione dei consumi ha portato una perdita media del 18%, che mette a rischio chiusura numerosi piccoli distributori. Il superamento della soglia dei due euro «sarebbe un fatto gravissimo», prosegue Landi, «per le ripercussioni che potrebbe determinare sulla filiera della mobilità e su tutto il mondo produttivo, con una spinta inflazionistica che vanificherebbe i sacrifici degli italiani».
Ad alimentare le preoccupazioni anche l’aumento dell’aliquota dell’Iva al 23%, come previsto dal decreto “salva-Italia” del governo Monti, a partire dal prossimo 1° ottobre. «Lo Stato intervenga», conclude il presidente Faib, «attraverso la sua controllata Eni per calmierare il mercato, prevedendo un sistema di accise mobili e sterilizzando l’Iva».
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