Proiettori auto: smantellato un "cartello" dall’Antitrust
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La notizia è di quelle che fanno sobbalzare dalla sedia i vari amministratori delegati dei brand automobilistici, perché, in base a quanto è stato riportato dal Corriere della Sera, alcuni produttori di impianti di illuminazione sono stati accusati di fare “cartello”.
Anzi, c’è di più, ci sarebbe già una multa di circa 27 milioni di euro complessivi ai danni di Automotive Lighting ed Hella. In pratica, per oltre 3 anni i due produttori si sarebbero organizzati, con una sorta di tacito accordo, per fissare i prezzi ed i loro aumenti. Tutto questo a scapito delle Case automobilistiche, che poi sono i clienti di queste aziende, anche se è indubbio che un aumento dei costi a livello produttivo si riflette sugli automobilisti che pagano il prezzo più alto.
Nello specifico Automotive Lighting sarà costretta a versare 16,347 milioni di euro, ed Hella 10,397 milioni di euro, grazie alla loro collaborazione offerta nell’indagine e per il fatto di aver ammesso la vicenda. Insomma, uno sconto di sanzione ottenuto per avere aiutato coloro che hanno svolto l’indagine, una tipologia di accordo, che ha evitato loro di pagare una multa molto più corposa.
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