Puma GT la sportiva dal sangue carioca, figlia di un genio italo-brasiliano

Dal cuore creativo di Rino Malzoni, un genio italo-brasiliano, è nata una delle storie più affascinanti nel panorama delle auto sportive brasiliane. La sua visione ha trasformato un prototipo artigianale in un fenomeno internazionale, portando alla creazione di un marchio che ha lasciato un segno indelebile nel settore.

Puma GT, il prototipo di Malzoni

Il viaggio inizia nel 1963, quando Malzoni, emigrato in Brasile, realizza il prototipo GT Malzoni. Questo modello, alimentato da un motore a due tempi da 0,981 litri, si distingue immediatamente nelle competizioni locali. La sua evoluzione porta, nel 1966, al debutto ufficiale della Puma GT, una vettura che cattura l’attenzione al Salone dell’Automobile di San Paolo.

Nonostante la chiusura di Vemag, il fornitore originale dei componenti, Malzoni dimostra una resilienza straordinaria. Adatta il progetto, integrando parti Volkswagen, e crea la VW Puma GT con un motore posteriore da 1,5 litri. Questo passaggio segna l’inizio di una nuova era per il marchio.

Il successo commerciale

Il successo commerciale esplode nel 1970 con la Puma GTE, un modello progettato per l’export e dotato di un motore da 1,6 litri. Con 8.705 unità prodotte fino al 1980, questa vettura conquista mercati globali, dall’Uruguay al Giappone, dagli Stati Uniti all’Argentina, dimostrando il fascino senza confini del marchio Puma.

La produzione si conclude nel 1995, ma il mito continua. Per celebrare i 60 anni dalla nascita del marchio, viene lanciata un’edizione limitata di 10 esemplari, equipaggiati con un moderno motore Fiat 1.3 Turbo Flex da 180 CV. Questa iniziativa rappresenta un omaggio alla tradizione, unita a un’innovazione tecnologica che guarda al futuro.

Oggi, il nome Puma non è solo un simbolo di design e prestazioni, ma anche un esempio di come una visione possa ispirare generazioni di appassionati, mantenendo viva l’ambizione di un’industria automobilistica brasiliana di prestigio.