Quanto costa mantenere un camper? Tutte le spese da considerare
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In questa guida analizzeremo in dettaglio quanto costa mantenere un camper, calcolando tutte le spese accessorie e quelle relative al suo mantenimento. Questo perché Acquistare un camper oltre alla spesa iniziale comporta anche altri costi accessori e di manutenzione.
Mantenere un camper: La tassa di proprietà
Tra le spese accessorie del camper troviamo in primo luogo il bollo, ovvero la tassa di proprietà o circolazione. Per i camper questa tassa risulta più bassa rispetto a quella dedicata alle auto ed è pari ad 1 euro ogni kw del motore. Per Sapere quanti kw dispone il nostro caravan è sufficiente andare a leggere il libretto di circolazione del veicolo.
Mantenere un camper: Il parcheggio
Se non si possiede un box di proprietà o non si ha a disposizione uno spazio in un cortile, possibilmente coperto da una tettoia, il costo di rimessaggio potrebbe rivelarsi una spesa elevata. Parcheggiare un camper al coperto può infatti costare fino a 80-100 euro al mese.
Mantenere un Camper: i costi assicurativi
Essendo un veicolo a motore circolante su strade aperte al pubblico, il Camper deve essere obbligatoriamente coperto da una polizza assicurativa che rientra tra le spese per mantenere un camper. Esistono numerose compagnie che è possibile comparare tramite appositi siti web. Difficilmente una polizza supererà un costo di 500 euro annuo, ma il prezzo effettivo dipende da numerosi fattori.
Per i camper, le compagnie assicurative scelgono come quoziente il peso, ricordiamo che la maggior parte dei camper non superano i 3500 kg. Un altro fattore che fa oscillare il prezzo del premio è la residenza dell’assicurato. Ricordiamo infine che non si eredita la classe di merito della propria vettura, ma quella di un camper precedente, se invece si tratta del primo camper della nostra vita si parte dalla 14esima. Ricordiamo infine che le polizze possono essere sospese per un minimo di 90 giorni.
Il tagliando e la revisione
Il tagliando dedicato alla manutenzione ordinaria del motore spicca tra le spese per mantenere un camper. Solitamente si effettua ogni 2 anni di vita del camper, oppure in media ogni 30.000 km. Consigliamo comunque di consultare il libretto di uso e manutenzione dove vengono specificati i tempi di intervallo. Per quanto riguarda il costo, un tagliando può oscillare tra le 350 e le 500 euro.
I costi di manutenzione ordinaria del camper
Tra le spese per mantenere un camper troviamo la manutenzione ordinaria del camper troviamo quelli relativi al già citato tagliando motore (da 350 a 500 euro). Bisogna inoltre aggiungere il tagliando impermeabilità, da 50 a 150 euro e il test batteria motore e servizi (circa 15 euro). Non bisogna dimenticare il controllo generale delle utenze prima di partire, (pneumatici, impianto di gas e acqua, frigorifero) che si aggira intorno ai 150 euro. Infine c’è la revisione ministeriale che costa circa 69 euro per i veicoli sotto i 35 quintali.
La manutenzione durante l’inverno
Prima del rimessaggio nel periodo invernale è necessario effettuare al camper un certo di manutenzione. Per prima cosa conviene fare un pieno di gasolio invernale che impedisce il formarsi di acqua di condensa e ruggine nel serbatoio. In seguito inserire del liquido antigelo nel lavacristalli, mentre bisogna aumentare la pressione degli pneumatici di mezzo bar. In questo modo si compenserà la progressiva perdita d’aria e si eviterà l’appiattimento delle coperture. Svuotare inoltre tutti i serbatoi dell’acqua e del bagno ed eventualmente pulirli. Terminate queste operazioni bisogna pulire in maniera accurata tutto il camper, a partire dal tetto e passando per il sottoscocca, senza dimenticare le guarnizioni e ovviamente gli interni.
La manutenzione durante l’estate
Nel periodo estivo, prima di partire per le vacanze con il camper è necessario effettuare una seria manutenzione del proprio camper. Per prima cosa è necessario ispezionare il tetto del camper, assicurandosi che non ci siano possibili perdite. Fondamentale il controllo delle guarnizioni per evitare che l’acqua penetri nella struttura in legno del tetto.
Buona norma è stringere i dadi del perno ruota del veicolo e misurare la pressione degli pneumatici. Controlliamo i dadi dei capocorda del veicolo per assicurarci che non si siano allentati i modo da evitare inconvenienti o addirittura la perdita della ruota. Infine, controllare la carica delle batterie, il sistema delle acque reflue, i freni e pulire e trattare i vetri e le guarnizioni del nostro camper.
Le possibili spese straordinarie
Per evitare spese straordinarie consigliamo l’assistenza stradale gratuita inclusa nella polizza assicurativa. Sempre in quest’ultima è meglio includere anche la rottura cristalli. Nei camper queste parti possono arrivare a costare cifre intorno ai 2.000 euro. Infine, un altro fattore fondamentale è la rinuncia alla rivalsa che diventerebbe di fondamentale aiuto nel malaugurato caso in cui si arrechino danni a cose o a persone mentre si è alla guida del camper.
Alcuni consigli per risparmiare
Per risparmiare in un viaggio in camper è necessario seguire alcuni consigli basilari per quanto riguarda il consumo di carburante. Per ottimizzare i consumi meglio avere una guida tranquilla senza tirare le marce, inoltre fare attenzione al peso, più si viaggia leggeri e meno si consuma. Infine conviene identificare le stazioni di rifornimento più economiche utilizzando una delle tante app per smartphone specializzate.
Acquisto o noleggio?
Non esiste una risposta giusta per quanto riguarda la scelta dell’acquisto o del noleggio di un camper. Ovviamente acquistare un camper è più impegnativo rispetto alla seconda scelta, per questo consigliamo di noleggiarlo un paio di volte prima di prendere una decisione definitiva. Se si usa il camper con altri amici, ad esempio, e si sceglie di viaggiare in camper di rado, probabilmente la scelta del noleggio e più azzeccata. Al contrario, se si ha intenzione di usare spesso il camper, a quel punto sarebbe il caso di prendere in considerazione l’acquisto di un veicolo nuovo o usato.
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