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Rally Fighter: sport utility open-source

Di Andrea Zuanni
Pubblicato il 1 nov 2010
Rally Fighter: sport utility open-source
Sviluppata in una web community, ha la linea di una coupé, un motore V8 ed inarrivabili capacità off-road. La vedremo al SEMA

Sviluppata in una web community, ha la linea di una coupé, un motore V8 ed inarrivabili capacità off-road. La vedremo al SEMA

La filosofia della Local Motors è l’estremizzazione del modello di produzione “Make to order”, che pone al centro del processo di progettazione e costruzione del prodotto i desideri del cliente. La RallyFighter è un SUV letteralmente cucito su misura per il cliente, anzi addirittura dal cliente. L’intero progetto è stato portato avanti da una web community di appassionati che sono partiti da un foglio bianco ed hanno realizzato una sbalorditiva vettura sportiva concepita specificamente per i deserti del Sud-Ovest America.

L’assemblaggio della vettura avverrà in più officine in Massachussets ed Arizona, ed il cliente potrà assistere alla costruzione della propria vettura ed essere istruito sui processi da un personal builder trainer. Inoltre i dati di progetto sono disponibili online e facilmente accessibili a chiunque voglia intervenirvi per modificare la propria Fighter. La personalizzazione è massima.

La versione definitiva della Rally Fighter verrà esposta al SEMA di Los Angeles e sarà in vendita ad un prezzo ipotizzato non inferiore ai 50 mila dollari (pari all’incirca a 36 mila euro), ma è già prenotabile con una caparra di 99 dollari.

La Rally Fighter si presenta come un prodotto molto originale ed interessante anche per quanto riguarda il design, la meccanica e le tecnologie (in attesa dei dati prestazionali).

La sagoma coupè, di proporzioni accattivanti e forme estremamente slanciate, non tradisce l’anima profondamente off-road di questo originale concept. I passaruota esagerati ed un’escursione delle sospensioni di ben 51cm le conferiscono un aspetto atletico e muscoloso, e capacità fuoristradistiche adatte ad affrontare le dune sabbiose e rocciose dei peggiori deserti del pianeta.[!BANNER]

Lo chassis è tubolare in acciaio, mentre diversi pannelli carrozzeria e sottoscocca sono relizzati in fibra di carbonio. Tutto è concepito nell’ottica di ridurre il peso vettura di una SUV dalle dimensioni importanti (è lunga 4,8 metri): perfino la vernice è stata risparmiata, in favore di una pellicola vinilica più leggera di 5 kg. Il risultato è una riduzione della massa totale a 1451 kg, quanto una Lamborghini Gallardo.

Il powertrain è tipicamente americano: il motore è un grosso V8 di 6,2 litri capace di 430 cv e 574 Nm di coppia, il cambio è un classico automatico e la trazione – al fine di garantire il massimo divertimento – è posteriore. Il sogno di tanti appassionati.  

 

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