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Range Rover Evoque: abbiamo provato a comprarla

Di Valerio Verdone
Pubblicato il 26 ott 2011
Range Rover Evoque: abbiamo provato a comprarla
La nuova Range Rover è finalmente sul mercato, ma la sua classe costa cara. Abbiamo provato ad acquistarla ed ecco come è andata.

La nuova Range Rover è finalmente sul mercato, ma la sua classe costa cara. Abbiamo provato ad acquistarla ed ecco come è andata.

Finalmente la Range Rover Evoque è arrivata nelle concessionarie: dopo averla vista nei saloni più importanti ed averla attesa per oltre un anno, adesso è possibile mettersi in garage le sue linee da concept minimalista. Per verificare come vanno le vendite – si dice che sia andata a ruba nonostante il prezzo elevato – siamo andati negli showroom della Land, confondendoci tra i clienti.

Tutti pazzi per la Evoque

C’è talmente tanta curiosità intorno alla Evoque che i potenziali acquirenti prendono d’assalto le concessionarie di tutta Italia. In quella a cui abbiamo fatto visita ne abbiamo trovate tre in vetrina, tutte bianche e a 5 porte, tanto per non sbagliare gli ordini, e nei tre differenti allestimenti: Pure, Dynamic e Prestige. Inutile dire che le differenze tra le tre versioni riguardano i cerchi in lega, alcuni abbellimenti estetici e la dotazione che, ovviamente, può essere più o meno ricca.

“La Evoque può essere personalizzata all’inverosimile – così esordisce il venditore di turno – e può arrivare a superare di slancio i 70.000 euro“. “Per questo è meglio avere le idee chiare – ci spiega – in modo da fare un preventivo basato sulle reali esigenze del cliente”. Come dargli torto, il tempo è denaro, e ci sono altri potenziali acquirenti che aspettano irrequieti dietro di noi.

150 cavalli e qualche accessorio: 41.000 euro

Chiediamo una vettura turbodiesel, con cambio automatico, bluetooth e vetri oscurati, un’auto non molto “dotata” ma dignitosa che annovera gli accessori più importanti. Facciamo volentieri a meno del navigatore, dato che costa ben 2.170 euro, e ascoltiamo il consiglio del consulente alle vendite: “meglio puntare sulla Pure che è rifinita bene ed è un buon compromesso”.

In effetti, con gli interni parzialmente in pelle e gli inserti silver, l’abitacolo si presenta bene e i cerchi in lega da 17 sono di serie. Volendo si può optare per il Pacchetto Pure Tech che comprende gli interni in pelle ed i cerchi da 18, ma non è indispensabile. Meglio puntare su accessori importanti come i fendinebbia, che costano 303 euro, il cambio automatico e sequenziale (2370 euro), il bluetooth (545 euro).

Aggiungendo altri optional come il voice control (501,80 euro), la vernice metallizzata (736 euro), i vetri oscurati (424 euro), oltre alle bocchette del clima per i passeggeri posteriori (121 euro), all’immancabile ruota di scorta in acciaio (151 euro), al posacenere con accendisigari (30 euro) e al set di tappetini (131 euro), si arriva ad una cifra finale di 41.007,80 euro. Si tratta di più di 5.000 euro rispetto al prezzo base per una Evoque 2.2 TD4 150 CV Pure, ma se torniamo per “chiudere” ci faranno un piccolo sconto… (o almeno così promettono).

Incredibile: la 3 porte costa 1000 euro in più

Qualora volessimo puntare sul motore turbodiesel da 190 CV, dovremmo mettere in conto ulteriori 2.800 euro e, se il nostro interesse si spostasse sulla versione a 3 porte, dovremmo sborsare ulteriori 1.000 euro. Una vera e propria contraddizione figlia delle mode che va controcorrente. Perché mai dovremmo pagare 1.000 euro in più per avere due porte in meno? La domanda nasce spontanea e si associa ad altri interrogativi: come è possibile che su un’auto del genere i fendinebbia bisogna pagarli a parte quando ci sono utilitarie che li offrono gratis, e che bisogna mettere mani al portafoglio anche per le bocchette d’areazione posteriori?

Le risposte, o meglio, la risposta, risiede nel fatto che quando una vettura è molto richiesta, anche degli accessori che potrebbero essere di serie vengono forniti a pagamento. Ma d’altra parte queste piccole cose, come i difetti di una bella donna,  passano in secondo piano per gli acquirenti sedotti dal fascino dell’Evoque.

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