Range Rover Sport plug-in hybrid: la prova su strada
La Range Rover Sport aggiunge un pizzico dinamismo alla vettura che ha fatto la storia del brand e che ad oggi è stata aggiornata in ogni aspetto. L’abbiamo provata nell’allestimento Autobiografy, praticamente il top di gamma.
Range Rover Sport plug-in hybrid: ha un gran portamento
Nonostante i quasi 5 metri di lunghezza, la Range Rover Sport mantiene un aspetto regale. Infatti, la linea presenta superfici piene in cui si palesano numerosi, intriganti, dettagli. Si passa dalle superfici vetrate laterali, che sembrano nascondere i montanti, fino ad arrivare alle 2 pinne sul tetto, passando per le maniglie a scomparsa ed i fari a LED Matrix anteriori da 1,3 milioni di microspecchi ciascuno. Dietro troviamo gruppi ottici sottili ed uniti da una fascia nera che riporta la scritta Range Rover.
Range Rover Sport plug-in hybrid: lusso e tecnologia per l’abitacolo
La Range Rover Sport, spaziosa all’inverosimile, anche per i bagagli, con uno vano di carico che parte da 647 litri, vanta delle finiture curate in modo quasi maniacale. Tutto appare ben curato e perfettamente assemblato, realizzato con materiali di prima qualità. In questo contesto spiccano gli schermi, rispettivamente da 13,7 pollici e 13,1 pollici, della strumentazione digitale e del sistema d’infotainment. Il primo è ricco di informazioni e configurabile a piacere, mentre il secondo si aggiorna automaticamente, si collega in wireless con lo smartphone, ed ha tante voci da visionare, forse sin troppe. Ma consente di visionare tante telecamere utili sia in città che in off-road. Pratici i doppi braccioli per i sedili anteriori, le doppie elette parasole, ed il doppio cassetto portaoggetti davanti al passeggero anteriore.
Riscrive il concetto di comfort
Viaggiare in autostrada con la Range Rover Sport è un’esperienza unica, perché a 130 km/h non si avvertono rumori, grazie ai doppi vetri, le sconnessioni sembrano non sortire effetto. Inoltre, con i sedili massaggianti si arriva più rigenerati di quando ci si è messi in marcia. La potenza della power unit ibrida plug-in, composta da un motore 3.0 turbobenzina a 6 cilindri in linea e da un comparto elettrico è di ben 510 CV. Si avverte quando serve, e anche se la Sport alla spina scatta da 0 a 100 km/h in poco più di 5 secondi, l’andatura fluida è più nelle sue corde. Questo per via di una massa decisamente importante, e dei trasferimenti di carico che si fanno sentire quando si aumenta il ritmo di guida. Pratica anche in città, con la sua visuale dominante, può percorrere circa 70 km in elettrico grazie al pacco batteria da 38 kWh, che si ricarica fino all’80% in 30 minuti con una colonnina a corrente continua da 50 kW. A carica svanita il consumo rimane comunque accettabile considerando la mole, visto che si aggira, in media, intorno ai 9,5 litri di benzina per percorrere 100 km. Con il rotore sul tunnel centrale si possono gestire le modalità di guida, sia su asfalto che in off-road, per cui la Sport si adatta ad ogni circostanza, mostrando il vero DNA del brand. Anche se, oggettivamente, gettarla nel fango sarebbe un sacrilegio, pur sapendo che all’occorrenza non si tirerebbe indietro.
Prezzo: 142.000 euro tutto compreso
La Range Rover Sport Autobiografy ibrida plug-in, Autobiografy della nostra prova ha un prezzo di listino di 142.000 euro: un costo adeguato al segmento, ai contenuti, ed all’esclusività dell’auto che, comunque, è dotata di tutto punto come solo una “regina” dei Suv sa essere.
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