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Renault taglierà 7.500 posti di lavoro entro il 2016

Di Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 14 mar 2013
Renault taglierà 7.500 posti di lavoro entro il 2016
Renault taglierà 7.500 posti di lavoro in Francia entro il 2016. Lo comunica il costruttore dopo aver siglato un accordo con i sindacati.

Renault taglierà 7.500 posti di lavoro in Francia entro il 2016. Lo comunica il costruttore dopo aver siglato un accordo con i sindacati.

La crisi del mercato dell’auto continua ad avere ripercussioni sui costruttori e, di riflesso, anche sui lavoratori del settore. L’ultima conferma di questa pericolosa tendenza arriva dalla Francia, dove Renault ha confermato di avere in programma il taglio di 7.500 posti di lavoro entro il 2016. 

Nella giornata di ieri il costruttore ha firmato un accordo con i sindacati francesi che prevede, oltre alla diminuzione del numero dei dipendenti, l’aumento del 6,5% dell’orario di lavoro al fine di mantenere l’attività produttiva presso gli stabilimenti Renault. Il numero uno del gruppo, Carlos Ghosn, ha parlato di “un’intesa equilibrata che concede a Renault i mezzi per tornare ad essere competitiva in Francia”.

Per quanto concerne i tagli al personale, dalla Francia precisano che 5.700 posti saranno eliminati grazie al mancato avvicendamento dei lavoratori che andranno in pensione naturalmente, mentre 1.700 saranno derivati da misure di pre-pensionamento per chi ha superato i 58 anni.

>> Guarda le immagini della nuova Renault Clio 2013

Tali soluzioni dovrebbero consentire a Renault di risparmiare circa 400 milioni di euro all’anno e avrebbero l’obiettivo di aiutare il gruppo ad avere quella boccata d’ossigeno sufficiente a consentirgli di “investire e sviluppare le proprie attività”, giusto per usare le parole dello stesso Ghosn.

Tra le clausole contenute nell’accordo con i sindacati di categoria francesi c’è anche il blocco dei salari nel 2013, mentre Renault, da parte sua, si è impegnata a tenere attivi tutti i cinque stabilimenti presenti nel paese almeno fino al 2016 e ad assicurare un volume produttivo minimo di 710.000 veicoli all’anno tra modelli distribuiti con il proprio marchio (639.000) e modelli frutto di accordi e sinergie con altri costruttori.

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