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Ricambi auto: come capire se il parabrezza è originale?

Di Francesco Donnici
Pubblicato il 6 set 2019
Ricambi auto: come capire se il parabrezza è originale?
Con l’aiuto di Carglass cerchiamo di fare chiarezza su come determinare l’originalità dei cristalli da montare sulla propria auto.

Per viaggiare nella massima sicurezza con la propria auto è necessario effettuare una rigorosa manutenzione caratterizzata da controlli dedicati a tanti componenti del proprio veicolo, a partire dagli pneumatici, passando per l’olio e l’acqua. Tra questi componenti da controllare, intervenendo immediatamente in caso di danno, c’è anche il parabrezza: sostituire quest’ultimo con un vetro originale aumenta la sicurezza in maniera esponenziale.

A questo punto sorge però una domanda spontanea: solo i vetri con il marchio della casa costruttrice possono definirsi originali? La risposta a questo quesito è no, questo perché bisogna sapere che molti componenti di un’auto – compresi i cristalli – non vengono prodotti direttamente dalle case automobilistiche ma da aziende terze specializzate che riforniscono sia le case automobilistiche per i così detti equipaggiamenti di primo impianto che le aziende dell’aftermarket.

Tra queste ultime troviamo Carglass, una delle aziende leader del settore, che ha deciso di spiegare cosa si nasconde dietro la sostituzione dei cristalli auto. Carglass sottolinea infatti che a determinare l’originalità dei vetri auto e la loro qualità sono direttamente i produttori e non le case automobilistiche che – pur montandoli inizialmente sulle loro vetture – non si occupano direttamente della loro produzione.

Ogni veicolo che circola in Europa deve inoltre montare vetri che risultano omologati ai sensi del regolamento ECE/R43, riportando il relativo numero identificativo di omologazione.

I cristalli dovrebbero riportare le seguenti diciture/sigle:

  • L’indicazione del nome del produttore del vetro.
  • Il numero identificativo del Paese Europeo di omologazione (lettera E+ numero univoco assegnato ad ogni Paese).
  • I numeri di conformità per gli standard di sicurezza richiesti in altri Paesi diversi da quelli Europei (lettere come M, AS, DOT, CCC).
  • Data ed identificativo di produzione.
  • Eventuali altre sigle che indicano specifiche relative al vetro.

Bisogna inoltre ricordare che il regolamento (CE) n.1400/2002 della Commissione Europea, noto come “Direttiva Monti”, definisce in questo modo i pezzi di ricambio originali: “si intendono i pezzi di ricambio la cui qualità è la stessa di quella dei componenti usati per l’assemblaggio dell’autoveicolo e che sono fabbricati secondo le specifiche tecniche e gli standard di produzione forniti dal costruttore per la produzione di componenti o pezzi di ricambio dell’autoveicolo in questione, ivi compresi i pezzi di ricambio prodotti sulla medesima linea di produzione di detti componenti.”

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