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Ruf CTR3 2011: evoluzione estrema da 750 Cv e 386 km/h

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 25 lug 2011
Ruf CTR3 2011: evoluzione estrema da 750 Cv e 386 km/h
Non chiamiamolo tuning: è una vettura a sé stante. Parente alla lontana della Cayman, il boxer è biturbo e ha 750 CV. Il prezzo? Sui 300 mila euro

Non chiamiamolo tuning: è una vettura a sé stante. Parente alla lontana della Cayman, il boxer è biturbo e ha 750 CV. Il prezzo? Sui 300 mila euro

Ruf non è da considerare un “tuner e basta”. Creatore di veicoli esclusivi, in limitatissima serie, su base Porsche, il marchio di Pfaffenhausen, da sempre vicino alla produzione di Zuffenhausen, in questi giorni ha svelato l’edizione aggiornata del proprio modello di punta, la CTR3 presentata nel 2007.

La Ruf CTR3 2011, evoluzione del modello che ha debuttato nel quattro anni fa, si presenta, dunque, ancora più performante. Anzi, mostruosa riguardo alle prestazioni che è in grado di offrire ai pochissimi che se ne possono accaparrare una. Anche se la base di partenza è la Porsche Cayman, infatti, la Ruf CTR3 “restyling” mantiene, come nella precedente edizione, il 6 cilindri “piatto” di 3,8 litri di origine 911 (Gt3 e Turbo S), sovralimentato con due turbocompressori e sistemato in posizione centrale.

Quanto alle prestazioni, siamo in linea con la filosofia Ruf: mostruosa, la Ctr3 “new edition” offre la bellezza di 750 CV e 960 Nm di coppia. Vale a dire: quasi due volte e mezzo i 330 CV della Cayman, ma anche il 7% di potenza in più rispetto ai 700 CV della precedente Ctr3.

Le prestazioni sono, come sempre, estreme. La velocità massima è di 386 km/h, lo scatto da 0 a 100 km/h richiede appena 3,2 secondi. Ma è il passaggio da 0 a 200 che fa impressione: 9,6 secondi.

Considerati i due predecessori, era logico aspettarsi una nutrita serie di aggiornamenti. Per il corpo vettura, Ruf, fedele a sé stessa, ha scelto di vitaminizzare le forme esterne con un kit aerodinamico in fibra di carbonio e kevlar che esalta lo sviluppo sinuoso della Cayman e, nello stesso tempo, conferisce un’immagine dichiaratamente personale e di ispirazione racing alla vettura.

Da segnalare l’impiego dell’acciaio galvanizzato per la realizzazione del telaio anteriore e della cellula abitacolo, e il fissaggio del gruppo propulsore, motore e cambio, in una struttura a telaio tubolare che forma un unico elemento con il roll bar a gabbia (soluzione ripresa dal motorsport).

Porte e cofano anteriore sono in alluminio, mentre tutto il resto del corpo vettura è in kevlar e carbonio, realizzato dalla stessa Ruf. Per le ruote, vengono impiegati cerchi pentarazze da 19″ all’anteriore e 20″ al posteriore, che montano pneumatici, rispettivamente, da 255/35 ZR 19 e 335/30 ZR 20.

Per l’abitacolo, che mantiene le promesse “corsaiole” dell’esterno vettura, Ruf propone la possibilità di allestimenti a richiesta, costituiti, come base, da due caratteri di presentazione: uno decisamente sportivo e – relativamente – spartano (comandi e strumentazione essenziali, plancia alleggerita); uno più curato, che strizza l’occhio alle Gt stradali (rifiniture in pelli pregiate e alcantara).

Per finire, uno sguardo al prezzo. La Ruf Tcr3 restyling dovrebbe costare, grosso modo, la stessa cifra della Ctr3 2007: ci si può aspettare, dunque, una cifra nell’ordine dei 300 mila euro.

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