Salone di Parigi 2018: tra supercar ed auto elettriche
Luccicanti, ammalianti, gli stand del Salone di Parigi hanno lanciato un messaggio chiaro: il futuro è sempre di più elettrico! Renault ha esposto addirittura la prima Renault 5 ad impatto zero che spiccava nella sua livrea celeste tra i concept avveniristici a guida autonoma e le vetture concrete come la Zoe che abbiamo testato di recente durante un evento della Casa francese. Anche i Suv hanno sposato questa tecnologia adattandola a diverse taglie come quella compatta della DS3 Crossback, lunga soli 4,12 metri, e capace di percorre 300 km con una sola carica.
Ancora più audace nell’autonomia dichiarata la nuova KIA e-Niro che, con il comparto batterie di 64 kWh, promette addirittura 485 km di autonomia. Circa 85 km in più delle novità a ruote alte più importanti nelle dimensioni proposte da Audi e Mercedes, rispettivamente, la e-tron e la EQC. Ma l’elettrico ha contaminato anche le sportive, come il concept di Peugeot e-Legend.
In questo panorama di novità alla spina ecco che delle sportive pure, pensate esclusivamente per il piacere di guida, e belle da impazzire, hanno fatto da contraltare al nuovo che avanza, e ci hanno ricordato che l’auto è anche passione, travolgente, incosciente, furente passione! Stiamo parlando delle Ferrari Monza SP1 ed SP2 e dalla Porsche 911 Speedster.
Vetture aperte, per correre nel vento, aspirate, come le auto di una volta, quelle per puristi, e con tanti cavalli per soddisfare i piloti più smaliziati. Le loro linee sono bellissime, levigate, e viene voglia di saltarci dentro anche quando sono spente ed esposte nella cornice dorata del Salone di Parigi.
Chissà come suona il V12 da 810 CV delle Ferrari da 1 o 2 posti, la prima per egoisti puri, la seconda pensata per condividere un oggetto unico con qualcuno molto fortunato. E vogliamo parlare del 6 cilindri boxer aspirato da 500 CV della 911 Speedster quando arriva a 9.000 giri? Purtroppo saranno auto per pochi, nel caso della Porsche, che sarà prodotta in soli 1.948 esemplari, e per pochissimi nel caso delle Ferrari, che saranno costruite in sole 499 unità che la Casa di Maranello proporrà ai suoi clienti più cari.
Insomma, l’auto continua a far sognare, ma anche ad evolversi e chissà che il nuovo non prenda spunto dal passato per mantenere l’entusiasmo che ha sempre contraddistinto un mezzo unico, irripetibile, e da sempre sinonimo di libertà.
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