Sarà il pick-up la prossima moda?
Da 30 anni dominatori del mercato Usa, da noi i pick-up non hanno avuto il successo di tendenza che arride ai SUV. Qualcosa sta per cambiare?
Il Ford F150 è da 31 anni il dominatore del mercato automobilistico americano, sempre insidiato dai pick up concorrenti di General Motors, GMC Sierra e Chevrolet Silverado, e Chrysler, con il mitico RAM.
Niente berline, station wagon, monovolume, è il pick-up il simbolo dell’american way of driving e non negli stati dalla natura rude, gli spazi sterminati e le grandi farms, come Texas, Montana, Idaho, ma anche e soprattutto in quelli modaioli e vacanzieri come Florida e California.
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Oltre ai tre costruttori americani naturalmente tutti gli altri competitor forti hanno il loro americanissimo pick-up – il nuovissimo Toyota Tundra, il Nissan Titan -, e anche Volkswagen cerca ora uno spazio con il suo “piccolo” (per gli standard americani) Amarock.
Dunque un successo indiscusso, solido, durevole e che regala grandi margini di profitto a chi ha una posizione di forza. E in Europa? E nei mercati emergenti di Brasile, Russia, Cina?
Il pick-up potrebbe rappresentare il prossimo fenomeno di moda, come oggi per SUV, grandi e piccoli, e crossover di ogni taglia? La prima risposta che viene naturale è no, almeno per quello che riguarda l’Europa. Certo Russia, Cina, Brasile hanno grandi spazi, opportunità di sfruttare la grande praticità dei pick-up: in effetti i veicoli più piccoli come il Fiat Strada sono popolarissimi in Brasile e quelli giapponesi hanno una certa diffusione in Russia e Cina.
>> Guarda le immagini del Dodge Ram 2013
Ma in Europa proprio no. Che ci farebbe un pick-up in una trafficata città europea? Giusto il ragionamento da un punto di vista esclusivamente razionale, ma l’appealing e la motivazione all’acquisto del consumatore di un mercato evoluto, come quello europeo in particolare, sono molto più emozionali che razionali.
La prova? Lo strepitoso successo dei maxi SUV, vero monumento dell’irrazionale, ecologicamente scorretti, simboli folli di opulenza e arroganza, senza alcun legame ormai con l’origine fuoristradistica, ma elettivamente utilizzati proprio nelle caotiche città europee, russe, cinesi.
>> Guarda le immagini del pick-up Chevrolet Silverado 2013
Chi lo avrebbe mai immaginato quando nei lontanissimi anni ’70 il Range Rover, inventò la formula del 4×4 di lusso con il V8 americano da 4 km a litro? Oggi il maxi SUV è la fortuna di Porsche, BMW, Mercedes, Audi e lo sta per diventare per Maserati, Bentley, Aston Martin.
Ancora più clamorosa l’altra invenzione che ha scombussolato i mercati, quella trovata geniale della Nissan Qashqai, di sostituire all’offerta di una compatta a due volumi del segmento C, come Golf, lA3, Bravo, 308, un crossover quasi SUV, che costa lo stesso ma offre un’immagine per il consumatore molto superiore.
Non è un caso che il Qashqai e la valanga di cloni che tutti gli altri costruttori hanno sfornato sulla scia del suo successo, si vendano in maggioranza nella versione a due ruote motrici anziché in quella a quattro.
Basta l’apparenza, il look solido e autorevole allo stesso prezzo di una qualunque berlina compatta e il gioco è fatto. Dunque, nonostante i ragionamenti di rigorosa logicità, sono convinto che il prossimo “fenomeno” di cambiamento del mix di mercato, premierà proprio quel costruttore che per primo troverà la chiave giusta del pick up di succeso, che aprirà la tendenza.
Personalmente scommetto che a breve, un pick-up medio, di aspetto solido e massiccio ma di grande personalità stilistica e riconoscibilità, firmato Range Rover, Audi, Mercedes, RAM, Jeep, Nissan, Mini, o magari, perché no, Fiat della linea trendy 500, centrerà il bersaglio ed aprirà l’era dei pick-up modaioli anche fuori e oltre il mercato americano.
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