Se ti scappa e la fai per strada, violi il Codice
Un giudice del tribunale di Livorno ha stabilito che fermare l’auto sulla corsia d’emergenza in autostrada per “farla” viola il Codice della Strada
Chi si ferma è perduto. E viola il codice della strada. O meglio, chi accosta sulla corsia d’emergenza in autostrada per fare pipì può essere passibile di contravvenzione e, in caso di successivo incidente, dovrà assumersi le proprie colpe.
Una sentenza del Tribunale Civile di Livorno, infatti, ha attribuito il 65% delle responsabilità di un incidente a un anziano di 72 anni che nel 2006 si era fermato sulla corsia d’emergenza dell’autostrada A12 Rosigniano-Livorno proprio per espletare un impellente e improcrastinabile bisogno fisiologico. Nel risalire in auto, venne investito da un’auto pirata che gli provocò la perdita di una gamba. Per i giudici, infatti, espletare i propri bisogni – per quanto impellenti – non è considerato un malore e pertanto non è una situazione di estrema necessità.
Il signore, nonostante avesse messo le “4 frecce” non venne visto da un automobilista pirata che lo centrò per poi dileguarsi. L’anziano, dopo mille peripezie ospedaliere, aveva avviato una causa civile per essere risarcito dal Fondo di Garanzia delle Vittime della Strada.[!BANNER]
Il giudice livornese, nel suo provvedimento, ha rilevato che il comportamento della vittima è stato contrario al codice della strada “essendo certamente possibile, una volta iniziato a sentire il relativo stimolo, raggiungere la più vicina area di servizio o in caso di estrema necessità fermarsi nelle molteplici piazzole di sosta”. A questo si aggiunge il fatto che il malcapitato non aveva addosso il giubbotto catarifrangente, come prescritto dal Codice.
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