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Seat Tarraco: via alla produzione a Wolfsburg

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 19 ott 2018
Seat Tarraco: via alla produzione a Wolfsburg
Il nuovo SUV alto di gamma Seat viene assemblato insieme a VW Tiguan e Touareg con i quali condivide la piattaforma MQB. Tutti i dettagli della strategia di ottimizzazione industriale.

Dopo un ventennio di assenza, un modello non a marchio Volkswagen viene prodotto a Wolfsburg, “quartier generale” VW: si tratta di Seat Tarraco, SUV full size di recentissimo vernissage (qui il nostro approfondimento), il cui avvio alla fase di ordinazione è imminente (entro fine 2018). La notizia, comunicata in queste ore da una nota diramata dalla capogruppo Volkswagen, rappresenta dunque una conferma alle prime anticipazioni delle scorse settimane.

La scelta di realizzare il nuovo Seat Tarraco a Wolfsburg è prettamente logistica e di ottimizzazione delle risorse aziendali: si riconduce ad una strategia rivolta all’aumento della capacità produttiva a Wolfsburg con l’obiettivo di migliorare la redditività economica VW a lungo termine (traguardo contenuto nel “Patto per il futuro” concluso da Volkswagen ed il Consiglio aziendale a fine 2016); inoltre, nello specifico, lo “Sport Utility” alto di gamma catalano, progettato e sviluppato a Martorell, condivide la piattaforma MQB-Modularer Quarbaukasten con i due SUV Volkswagen assemblati nelle linee di montaggio principali del Gruppo, ovvero Volkswagen Tiguan e Touareg. Ciò viene ribadito da Andreas Tostmann, responsabile globale della Divisione Produzione e Logistica VW, secondo cui “Una rete di produzione competente e leader a livello globale per l’intero Gruppo rappresenta una delle leve principali per il miglioramento dell’efficienza. Seat Tarraco esemplifica le modalità con le quali, nel futuro e sempre di più, gli impianti all’interno della rete di produzione del Gruppo produrranno contemporaneamente modelli che appartengono a marchi diversi”.

Come accennato, non è la prima volta che a Wolfsburg avviene la produzione di vetture “non Volkswagen”: riguardo a Seat, ciò avvenne per la “baby” Arosa (citycar “sorella” di Volkswagen Lupo), assemblata a Wolfsburg tra la fine del 1996 e il 1998; da ricordare, inoltre, Audi 50 (1974-1978), la prima supercompatta per il marchio dei Quattro Anelli che corrispondeva alla prima serie di Volkswagen Polo (entrambi i modelli condividevano telaio, corpo vettura e impostazione del gruppo propulsore), e successivamente Audi 80 (1994-1998) e Audi 100 (dal 1993 al 1997).

Seat Tarraco, dichiara il vicepresidente Seat Produzione e Logistica Christian Vollmer, “Dimostra la collaborazone in atto fra i marchi che fanno capo al Gruppo Volkswagen, con l’obiettivo di ccreare sinergie. Il nuovo SUV ci permette di entrare in un nuovo segmento, aumentare il volume delle vendite, migliorare l’immagine del marchio e aumentare la capacità di generare ricavi”.

Va tenuto conto, nella sinergia industriale Volkswagen-Seat, del ruolo centrale per Tarraco nelle strategie di sviluppo indicate dal presidente Seat Luca de Meo, in occasione della presentazione, come  “La più grande offensiva di prodotto della sua storia recente. La presentazione di Seat Tarraco, il nostro primo grande SUV, rientra nel piano di investimenti di 3,3 miliardi di euro previsto tra il 2015 e il 2019 e destinati al futuro dell’azienda e della nostra gamma modelli”. Dati alla mano, le vendite Seat nei primi otto mesi 2018 (383.900 unità nei mercati UE ed EFTA) hanno fatto registrare un aumento pari al 27,73% sullo stesso periodo dello scorso anno: cifre e percentuali che confermano il “big deal” Seat.

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