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Seggiolini auto sicuri: crash test, modelli e classifica

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 25 mar 2023
Seggiolini auto sicuri: crash test, modelli e classifica
Guida alla conoscenza dei seggiolini per bambini: come scegliere quelli più sicuri, quali modelli, i crash test, le omologazioni.

Quali sono i seggiolini auto più sicuri? Cosa dicono le valutazioni dei crash test sul comportamento statico e dinamico dei sistemi di ritenuta per bambini? Come leggere una classifica dei migliori seggiolini, e su quali basi di studio viene redatta?

In questa guida analizziamo uno degli argomenti di maggiore importanza per la salvaguardia dei bambini trasportati: i seggiolini auto, e in generale tutti i sistemi di ritenuta. Vediamo come scegliere un seggiolino auto sicuro, quali sono le normative europee di riferimento, come si effettuano i crash test sui seggiolini, i criteri di valutazione, una classifica dei seggiolini utili a trasportare bimbi sicuri in auto e come capire se un seggiolino è omologato.

Come scegliere un seggiolino auto sicuro

Nella scelta del migliore seggiolino auto per il proprio bambino (o i propri bambini) non basata sapere come montarlo correttamente. Si deve in primo luogo tenere presente che tale decisione, oltre ad essere obbligatoria per legge (l’art. 172 del Codice della Strada prescrive che tutti i bambini fino a 1,5 m di altezza devono viaggiare su un sistema di ritenuta adatto alla rispettiva corporatura e omologato: chi non ottempera è soggetto a sanzioni amministrative ed al ritiro della patente, per non parlare delle ovvie conseguenze penali in caso di incidente che provoca il decesso del bimbo trasportato), va ponderata con attenzione proprio perché alla base di tutto devono esserci sicurezza e protezione (per il bambino) e la massima comodità.

Normative europee sui seggiolini auto

Riepiloghiamo di seguito le norme di omologazione dei seggiolini auto per bambini. Ricordiamo che tutti i sistemi di ritenuta devono riportare una targhetta di omologazione, utile a certificare la corrispondenza del seggiolino alle regolamentazioni in vigore.

  • Regolamento europeo ECE R44 04, che classifica le varie tipologie di seggiolini in base al peso dei bambini trasportati;
  • Regolamento europeo UN/ECE R129 o “i-Size”, ultima normativa in ordine di tempo, che si affianca all’ECE R44 04 in ordine a stabilire standard ancora più severi in materia di omologazione dei seggiolini auto. In questo caso, la classificazione dei seggiolini avviene in base all’altezza del bimbo;
  • Legge “Salva-bebé” n. 117 del 1 ottobre 2018, che ha introdotto in Italia l’obbligo di dotarsi di un dispositivo anti-abbandono se si trasportano nell’autovettura bambini di età inferiore a 4 anni.

È da tenere presente, in effetti, che i seggiolini rispondenti alla normativa “i-Size” (UN/ECE R129) devono, per poter essere messi in commercio e regolarmente venduti, avere superato con esito positivo un crash test che prevede una prova di impatto laterale. Non più, dunque, soltanto frontale e posteriore, come richiedeva la precedente regolamentazione europea ECE R44.

Installazione del seggiolino in auto

Riguardo all’installazione dei seggiolini (di qualsiasi tipo, compresi anche i seggiolini con l’airbag integrato), è importante considerare che – sempre secondo l’attuale normativa in vigore – il montaggio del sistema di ritenuta va effettuato in posizione contromarcia se il bambino da trasportare ha un’età inferiore a 15 mesi, e se il bambino ha un’altezza fino a 105 cm il seggiolino deve essere installato esclusivamente con il sistema Isofix, per minimizzare il rischio di errato fissaggio della cintura di sicurezza.

Come vengono effettuati i crash test sui seggiolini auto?

Per poter essere omologati, i seggiolini auto per bambini (e, in linea generale, tutti i sistemi di ritenuta) devono superare con esito positivo una serie di prove statiche e dinamiche: ogni test si svolge in base alla normativa comunitaria di riferimento.

  • Test statici: riguardano i componenti “materiali” del seggiolino (parti che lo compongono, materiali), e vanno effettuate almeno una volta all’anno;
  • Test dinamici: si tratta, in questo caso, dei crash test che servono a valutare la risposta del seggiolino in caso di incidente per studiarne il grado di assorbimento dell’energia. Si effettuano prove di comportamento del sistema di ritenuta – montando il seggiolino su un supporto-slitta che simula l’andamento della vettura – in condizioni di collisione (incidente frontale a 50 km/h e, come stabilito dalla ECE R129 “i-Size”, anche impatto laterale: da qui la necessità di dotare i seggiolini “i-Size” di pareti laterali maggiormente rinforzate) e tamponamento (a 30 km/h). Queste prove vengono effettuate, all’interno di laboratori e centri certificati che sono presenti in gran parte dei Paesi dell’Unione Europea (per l’Italia, si fa riferimento al CSI di Milano) a intervalli regolari determinati in base alla produzione dei seggiolini: in genere si ripete un test ogni 5.000 seggiolini che sono stati prodotti.

Quali sono i criteri di valutazione?

Come si diceva più sopra, i criteri valutativi che servono a stabilire gli standard di omologazione dei sistemi di ritenuta per bambini in auto si rifanno, innanzitutto, a due regolamentazioni europee, che abbiamo citato in precedenza e riassumiamo di seguito:

  • La normativa ECE R44 04;
  • La normativa ECE R129, o “i-Size”.

A loro volta, le due leggi comunitarie prevedono delle specifiche tipologie di test a cui le aziende produttrici devono attenersi per poter ottenere l’omologazione del seggiolino.

Classifica 2022 dei modelli più sicuri

Recenti crash test sui seggiolini auto più sicuri, svolti da ADAC (Automobile Club tedesco) e Tcs (Touring Club svizzero) sulla base di determinate valutazioni in termini di sicurezza, utilizzo, ergonomia e contenuto di sostanze nocive, hanno evidenziato un comportamento generale molto buono.

Nel dettaglio, su 20 seggiolini sottoposti alle prove statiche e dinamiche, ben 19 sistemi di ritenuta i-Size (compresi in una fascia di prezzi che va da 239 euro a 660 euro) su 20 sono stati “promossi”. Fra questi, Chicco Kiros Evo i-Size ed il suo supporto Evo i-Size Base, che hanno superato i crash test con un giudizio finale “Good”.

Fra i seggiolini auto migliori per sicurezza del bambino trasportato, modalità di funzionamento, ergonomia e presenza di sostanze inquinanti, ADAC e Tcs hanno segnalato 3 sistemi i-Size particolarmente efficaci:

  • Bugaboo Turtle Air con Turtle Air Wingbase, adatto per bambini da 40 cm a 83 cm di altezza;
  • Swandoo Curie, per il trasporto di bambini con altezza compresa fra 40 cm e 105 cm;
  • Britax Römer Kidfix i-Size, per bambini con altezza compresa fra 100 e 150 cm.

Come capire se il seggiolino è omologato?

Qualsiasi seggiolino omologato deve riportare (è un obbligo di legge) una targhetta che comprova l’omologazione del prodotto. Su questa targhetta si trovano le principali informazioni che identificano il seggiolino: Gruppo di appartenenza, Paese di produzione e così via.

L’etichetta dei seggiolini auto riferita alla ECE R44 04 contiene:

  • Marchio dell’azienda produttrice (dove presente);
  • Normativa di riferimento;
  • Compatibilità con determinati modelli di autovetture: “Universale”, “Semi universale”, oppure per una specifica auto (marca e modello);
  • Gruppo di appartenenza e fascia di peso del bambino da trasportare;
  • Marchio di omologazione europea, con indicazione numerica del Paese che ha omologato il sistema di ritenuta. Ad esempio: 3 per l’Italia, 2 per la Francia, 1 per la Germania, 4 per i Paesi Bassi: ogni indicazione numerica viene preceduta da una “e” minuscola, secondo quanto previsto dall’Unione Europea, e da una “E” maiuscola in base alle normative ECE-ONU;
  • Numero di omologazione: in questo caso, le prime due cifre indicano la normativa di riferimento;
  • Numerazione progressiva di produzione, assegnata allo specifico modello di seggiolino utilizzata per il collaudo e per il lotto di tracciabilità.

La targhetta di omologa dei seggiolini auto che si riferiscono alla ECE R129 riporta, a sua volta:

  • L’indicazione “i-Size”, utile ad identificare immediatamente la normativa europea di riferimento;
  • La compatibilità con le autovetture: in questo caso Isofix universale oppure Isofix riferita ad un modello di auto specifica;
  • La classificazione del seggiolino per altezza del bambino che può utilizzare quel determinato tipo di sistema di ritenuta;
  • Il marchio di omologazione europea;
  • La norma europea di riferimento e le successive modifiche;
  • La numerazione progressiva di produzione.

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