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Sequestro nella sede di BMW: era un cliente insoddisfatto

Di Noemi Ricci
Pubblicato il 10 nov 2010
Sequestro nella sede di BMW: era un cliente insoddisfatto
Un cliente insoddisfatto della sua auto ha fatto irruzione nella sede di BMW Francia sparando alcuni colpi in aria e sequestrando un impiegato

Un cliente insoddisfatto della sua auto ha fatto irruzione nella sede di BMW Francia sparando alcuni colpi in aria e sequestrando un impiegato

Momenti di terrore quelli che hanno vissuto ieri gli impiegati e i clienti nella sede di BMW Francia a Montigny-le-Bretonneux, nelle vicinanze di Versailles. Un uomo armato è entrato e, vedendo disattesa la propria richiesta di incontrare un dirigente, ha sparato diversi colpi in aria e preso in ostaggio un impiegato della reception. Successivamente pare abbia tentato di appiccare un incendio, prima di arrendersi ai reparti scelti della polizia francese, che nel frattempo erano stati chiamati sul posto. 

In un primo momento sembrava si trattasse di un ex-dipendente, ma poi si è scoperto che il folle gesto era stato compiuto dall’uomo, il signor Antonio Fontana, di chiare origini italiane, in qualità di cliente insoddisfatto delle prestazioni della sua BMW 530d diesel, acquistata qualche anno fa.

Ma c’è di più: non è la prima volta che l’esigente sessantenne manifesta il proprio malcontento relativamente ai problemi meccanici che avrebbe rilevato sulla propria autovettura. Nel 2003 ha provato a darsi fuoco di fronte alla concessionaria BMW dove aveva comprato la macchina; nel 2005 ha lasciato delle scatole di finto esplosivo presso tre concessionari BMW dislocati in diverse località della Francia, subendo una condanna a 15 mesi di carcere; nel 2006 è stato sospettato di aver fatto irruzione, con alcuni complici, in casa del proprietario della concessionaria per uccidere lui e la sua famiglia, mentre nel 2008 aveva lanciato un allarme bomba presso una sede BMW.[!BANNER]

Per fortuna anche questa volta la vicenda si è conclusa con la resa dell’uomo senza feriti. Ora per il signor Antonio si prospetta però un lungo iter giudiziario: verrà infatti incriminato per incendio doloso, minaccia a mano armata e detenzione illegale di armi, oltre ad essere sottoposto ad una perizia psichiatrica.

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