Shanghai rilancia il mercato dell’auto
C’è molto fermento intorno al Salone di Shanghai 2009. Perché la Cina, nonostante la crisi dell’auto, è ancora un mercato in crescita
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Gli analisti sono concordi: la Cina sta diventando leader globale nel mercato dell’auto sorpassando gli Stati Uniti e il Giappone, che hanno registrato flessioni dell’ordine del 30%. Non è quindi un caso che la Porsche abbia scelto il Salone di Shanghai per la presentazione del suo quarto modello, la Panamera, la prima sportiva a quattro porte della sua storia.
Tra l’altro, parlando di cifre, sarà venduta a un prezzo che può sembrare proibitivo: circa 370 mila dollari (bisogna considerare anche dazi di importazione e tasse) che non la renderanno certo una vettura popolare. Ma l’importante era dare un segnale di fiducia verso questo mercato. Ed è la stessa cosa che hanno fatto sia Lamborghini con la nuova Murciélago che la Ferrari con la sua innovativa California.
E’ chiaro che la parte del leone su questo mercato l’hanno fatta sinora solo le vetture di piccola cilindrata e i mezzi commerciali, ma pian piano, crescendo il livello di ricchezza della popolazione, anche il segmento delle auto di lusso ha avuto tassi di crescita impressionanti, diventando il secondo mercato dopo gli Stati Uniti.
Ma allora questa crisi del settore? La crisi c’è anche in Cina, ma al di là della Grande Muraglia non è sembrata strutturale, ma solo una battuta d’arresto destinata ad essere superata in breve tempo. E’ pur vero che il 2008 è stato anche in Cina un anno difficile con un aumento solo del 6,7% rispetto all’anno precedente, con “soli” 9,4 milioni di veicoli, mentre l’obbiettivo era di oltre 10 milioni…
Ma anche qui gli incentivi del Governo stanno funzionando e le vendite hanno fatto un bel balzo in avanti rispetto al mese di Dicembre. E a Marzo si parla di 1,1 milioni di auto vendute, un buon 5% in più, che fa guardare al futuro con molta fiducia. La Honda ha dichiarato che quest’anno le vendite sul mercato cinese aumenteranno del 10%, la Hyundai parla dell’11%.
Sarà probabilmente l’anno d’oro dei produttori locali che, grazie alle joint venture con i costruttori esteri, hanno beneficiato di un know-how enorme ed ora sono in grado di marciare speditamente con le loro forze. E fornire alla clientela cinese, ma non solo a questa, vetture sempre più sicure, veloci e confortevoli.
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