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Sicurezza stradale: le proposte di Salvini contro ubriachi e drogati al volante

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 13 dic 2022
Sicurezza stradale: le proposte di Salvini contro ubriachi e drogati al volante
La sicurezza stradale è tornata al centro dei vari dibattiti nel Paese: ecco le proposte del Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

I quotidiani di tutta Italia sono purtroppo pieni di notizie riguardanti gli incidenti con morti sulla strada. La sicurezza stradale, dunque, torna a essere un argomento di discussione anche da parte del Governo con il segretario della Lega, Matteo Salvini, che tuona per avere una severità maggiore verso chi commette infrazioni e soprattutto verso coloro che si mettono al volante ubriachi o sotto effetto di stupefacenti, risultando pericolosi per sé e per gli altri. Il ministro dei Trasporti, in occasione della presentazione del Rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, ha dichiarato: “Dobbiamo intervenire sulle sanzioni, non tanto economiche e penali, ma in termini temporali. Diverse associazioni di vittime della strada chiedono la revoca a vita della patente nei casi più gravi. Chi si mette alla guida ubriaco marcio o drogato deve sapere che è un potenziale assassino. Quindi la sospensione della patente per due o tre anni o la revoca a vita va fatta”.

Il cambio di rotta sulla sicurezza stradale

Salvini ha proseguito il suo discorso puntando l’attenzione sugli utenti della strada meno disciplinati, che rappresentano una minoranza rispetto agli altri: ” Dobbiamo intervenire sui punti patente, perché stando alle statistiche di qualche anno fa gli italiani erano corretti alla guida: il 98% ha più di 20 punti. Fra gli zero e nove punti ci sono ‘solo’ lo 0,24%, che sono 100 mila persone. Questo ci deve far riflettere”.

Attenzione su monopattini e biciclette

Anche i monopattini elettrici e le biciclette sono entrati sotto la lente d’ingrandimento, poiché troppi sono gli incidenti e le vittime che hanno come protagonisti coloro che utilizzano questi mezzi: “Penso ai drammi in bicicletta, alla morte di Rebellin ma anche dello studente di Milano. Ci impongono un ragionamento e una riflessione. Il metro e mezzo di distanza dai ciclisti è cosa buona e giusta in linea di principio, ma diverse sedi stradali non prevedono la possibilità di avere questa distanza. Dobbiamo identificare non tanto i ciclisti quanto i conducenti di monopattino, che nella sua versione elettrica raggiunge velocità su strada o sul marciapiedi, ahimè, notevoli. Rendere più sicura la guida sulle due ruote e sul monopattino elettrico, con casco e targa. Non ci può essere impunità”.

Multe commisurate al reddito

Il vice-ministro Galeazzo Bignami è intervenuto su un altro tema, quello che riguarda l’aumento delle multe per infrazioni stradali, proponendo agli italiano un sistema sanzionatorio già visto in altri Paesi europei. “Potremo introdurre un incremento di sanzioni in base al reddito”, ha spiegato Bignami, “un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni”.

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