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Stellantis riapre Belvidere: rinascita americana contro i dazi di Trump

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 25 apr 2025
Stellantis riapre Belvidere: rinascita americana contro i dazi di Trump
Stellantis conferma la riapertura del sito di Belvidere nel 2027, rispettando gli impegni sindacali e affrontando le sfide dei dazi USA.

La decisione di Stellantis di riaprire lo stabilimento di Belvidere, Illinois, nel 2027, rappresenta un segnale di resilienza e strategia lungimirante nel settore automobilistico. Nonostante le sfide imposte dai  dazi del 25% introdotti dall’amministrazione di Donald Trump sulle importazioni di auto e componenti, l’azienda ha confermato la propria intenzione di rispettare il piano originario. La portavoce Jodi Tinson ha sottolineato che “la tempistica per la riapertura dell’impianto resta invariata”, ribadendo l’impegno preso con il sindacato United Auto Workers (UAW) nel Contratto Collettivo del 2023.

Un ritorno che vale 1.500 posti di lavoro

Lo stabilimento di Belvidere, chiuso nel febbraio 2023 con il conseguente licenziamento di 1.350 dipendenti, tornerà operativo con circa 1.500 lavoratori rappresentati dalla UAW. Questo passo rappresenta una nuova opportunità per la comunità locale, storicamente legata alla produzione della Jeep Cherokee, un modello che ha segnato il successo dello stabilimento negli anni precedenti.

La riapertura non è solo un ritorno alla produzione, ma un tassello di una strategia più ampia che include il lancio di nuovi modelli, come la Dodge Durango presso il complesso di Detroit. Stellantis sta cercando di bilanciare le esigenze di competitività economica con il rispetto degli impegni verso le comunità locali, dimostrando come il settore automobilistico possa adattarsi a condizioni di mercato sempre più complesse.

Canada, Messico e USA

Nel contesto internazionale, l’azienda sta affrontando sfide significative. Recentemente, ha sospeso temporaneamente le attività in Canada e Messico, una decisione che ha avuto ripercussioni su circa 900 lavoratori in cinque impianti statunitensi. Lo stabilimento di Windsor, in Ontario, ha ripreso la produzione su due turni, mentre quello di Toluca, in Messico, riaprirà il 30 aprile. Questi eventi evidenziano la complessità della gestione di una multinazionale in un periodo di instabilità economica e politica.

Il rilancio di Belvidere rappresenta, quindi, un simbolo di come Stellantis stia cercando di navigare attraverso le turbolenze del mercato globale. L’industria automobilistica, da sempre sensibile alle dinamiche politiche e tariffarie, deve ora affrontare sfide che vanno oltre i confini nazionali. I dazi imposti da Trump hanno creato nuove pressioni sui costi di produzione, ma l’azienda ha dimostrato di avere la capacità di pianificare a lungo termine e di investire nel futuro.

Stabilimento di Belvidere, un messaggio forte

Guardando al futuro, la riapertura dello stabilimento di Belvidere potrebbe rappresentare un punto di svolta non solo per l’economia locale, ma anche per l’intero settore automobilistico. In un momento in cui molte aziende stanno rivedendo le loro strategie produttive e logistiche, Stellantis sta dimostrando come sia possibile mantenere un equilibrio tra esigenze economiche e responsabilità sociale. La riapertura del sito non è solo una questione di numeri, ma un messaggio di fiducia verso i lavoratori, le comunità locali e il mercato globale.

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