Storia della 24 Ore di Le Mans
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Da 93 anni è un punto di riferimento delle gare di durata: scopriamo come è nata la 24 Ore di Le Mans.
Per conoscere l’origine della gara di durata più famosa al mondo bisogna tornare indietro nel passato al 1923, quando il 26 e 27 maggio si disputò la prima edizione della 24 Ore di Le Mans sul Circuit De la Sarthe. Organizzata annualmente in giugno, durante i 93 anni di storia la gara è stata cancellata solo nel 1936 per ragioni economiche e dal 1940 al 1948 a causa dello Seconda Guerra Mondiale e del dopoguerra. Sul tracciato vicino alla cittadina francese di Le Mans hanno corso piloti che hanno fatto la storia dell’automobilismo mondiale, a partire da Tazio Nuvolari che la vinse per la prima volta nel 1938 a bordo di un’Alfa Romeo 8C. Oltre a leggende come Stirling Moss e Juan Manuel Fangio.
Dopo il tragico incidente del 1955, che costò la vita al pilota della Mercedes Pierre Levegh e a 83 spettatori, il tracciato venne completamente modificato per garantire maggiori condizioni di sicurezza per piloti e pubblico. Gli anni sessanta videro sul gradino più alto del podio esclusivamente vetture Ferrari e Ford, mentre gli anni 70 sono ricordati anche per il primo successo della Porsche alla 24 Ore di Le Mans, grazie alla vittoria della 917 guidata dall’equipaggio Hans Hermann e Richard Attwood. In questi anni gli organizzatori dissero addio alla leggendaria “Partenza Le Mans”, con tutte le vetture schierate sul rettilineo e i piloti che dovevano letteralmente correre a bordo della propria auto, accenderla, allacciarsi le cinture e partire. In nome della sicurezza si scelse di adottare la partenza lanciata, conosciuta anche come “Partenza Indianapolis.” Nel corso degli anni, oltre alle variazioni di regolamenti e di tracciati, la gara di durata francese ha visto la partecipazione di grossi costruttori, come Mercedes-Benz, Mazda e Jaguar ma anche di realtà come Matra e Gulf, ancora ricordate dagli appassionati. Arrivando ai giorni nostri la 24 Ore di Le Mans è diventata un’importante vetrina per mostrare l’evoluzione tecnologia delle vetture, a partire dai motori diesel e dalle unità ibride in grado di vincere la gara.
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