Suzuki Jimny Cabrio: la versione non ufficiale dalla Cina
La Suzuki Jimny Cabrio è stata una versione molto apprezzata nel passato, grazie al suo tettuccio sottile che si faceva apprezzare soprattutto nelle giornate assolate. La versione attualmente in commercio non ha mai previsto una variante en plein air, ma qualcuno ha pensato bene di colmare questa lacuna. Nasce la Jimny Cabriolet grazie a un tuner cinese che ha come base il modello originale realizzato dal costruttore giapponese.
Un progetto costoso
I protagonisti di questa trasformazione sono i cinesi di YiChe Garage, i quali hanno importato un esemplare di Jimny in Cina al prezzo di circa 60.000 euro. I costi non si sono fermati qui, perché ne sono serviti altrettanti per arrivare al risultato finale con le varie modifiche della carrozzeria e degli interni. L’effetto conclusivo è davvero eccezionale, anche se ci sono voluti 120.000 euro.
Look originale
La Suzuki Jimny ha cambiato volto, perché il tuner ha deciso di convertire alcuni dei connotati del fuoristrada nipponico. L’officina ha attuato delle modifiche per avere una vicinanza ideale con i modelli della famiglia Wey. Quest’ultimo è un Brand che fa parte del mondo Great Wall Motors, nella sua gamma è presente una serie di fuoristrada chiamati “Tank”. Il modello più noto è il Tank 300, mentre questo Jimny potrebbe essere considerato come un “Tank 100”, date le dimensioni compatte. I fari LED, la mascherina e i paraurti sono infatti molto vicini ai vicoli Wey.
Suzuki Jimny Cabrio: badge assente
C’è un altro aspetto che un occhio attento non potrà fare a meno di notare, questo è l’assenza dei badge Suzuki o Wey. La scelta è stata inevitabile per non andare incontro a qualunque problema che abbia a che fare con i termini di copyright. I progettisti hanno preferito aggiungere il logo dell’officina ribattezzando l’auto come “Conscience”, che altro non è che un gioco di parole cinese.
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