Suzuki Jimny: la prova su strada
Le mitiche “Suzukine” con circa 30 anni sulle spalle ancora aggrediscono l’asfalto con spavalderia e sfidano le mulattiere più impervie, ma ad oggi la piccola fuoristrada della Casa giapponese, che tra leggenda e concretezza ha reso felici più generazioni, continua a fare proseliti. Infatti, la Jimny, pur essendo tutta nuova, è rimasta fedele a se stessa, con le sue forme pratiche e rassicuranti, e quella capacità di superare gli ostacoli che solo le off-road dure e pure possono vantare. L’abbiamo guidata nell’unico allestimento disponibile e con il nuovo 1.5 da 102 CV sotto il cofano.
Esterno: squadrata per offrire la massima visibilità interna
La Jimny di nuova generazione mantiene le stesse proporzioni della precedente, infatti il passo e l’altezza non sono cambiati, mentre la lunghezza è stata ridotta di 5 impercettibili centimetri, la larghezza è cresciuta di 4 cm, e l’altezza da terra ha subito un aumento di 2 cm. Con il nuovo modello arrivano i fari anteriori full LED, e i gruppi ottici posteriori tornano in basso per migliorare l’accessibilità al bagagliaio. Non mancano i richiami storici come il disegno dei fari nel frontale ripreso dalla mitica LJ che fanno di quest’auto un classico rivisto in chiave moderna.
Interno: pratico e funzionale
La Jimny è una vettura costruita per andare dove molte altre auto non riescono, per cui l’abitacolo è in grado di ospitare 4 persone che trovano più spazio in altezza che in larghezza. Con la nuova generazione il bagagliaio guadagna 53 litri e adesso dispone di 377 litri utili una volta che si buttano giù i sedili posteriori. Bella la plancia in stile retrò con la strumentazione divisa in due elementi separati da un piccolo display, pratico lo schermo da 7 pollici del sistema multimediale che conferisce un tocco di modernità all’insieme. Completa il quadro il climatizzatore automatico di serie che accresce il comfort della piccola off-road giapponese.
Al volante: agile su strada spettacolare in fuoristrada
La Suzuki Jimny, per via della sua natura, non è adatta a chi vuole un’auto da guidare tra le curve, dove comunque si difende bene, a patto di non avere troppa fretta, perché se si sfrutta la meccanica bisogna fare i conti con una gommatura che tende a far compiere dei leggeri saltellamenti alla vettura e con uno sterzo più turistico che diretto. In città però l’altezza da terra, la tipologia di coperture, e le dimensioni compatte, oltre alla grande visibilità da tutte le angolazioni, aiutano non poco a sgattaiolare nel traffico. Ma chiaramente, le qualità migliori il “Suzukino” dei nostri giorni le mostra quando si lascia l’asfalto e si inizia la sfida con la natura, dove può sfruttare il telaio rivisto con l’aggiunta di una nuova traversa ad X e due trasversali, la trazione integrale con tanto di marce ridotte e gli angoli d’attacco, di dosso e d’uscita di 37°, 28° e 49°. In questo modo, abbandonata la modalità 2WD destinata alla strada, l’auto sale senza esitazione anche sulle pendenze più ripide, le superfici viscide come il fango non le fanno paura, e anche sulle rocce si arrampica in maniera infaticabile. In questo contesto il 1.5 di nuova generazione con 102 CV e 130 Nm di coppia si adatta perfettamente allo scopo perché eroga la potenza in maniera fluida e regolare: proprio quello che ci vuole per procedere senza esitazioni anche condizioni difficili. Poi, quando si riprende la retta via, l’iconica off-road Suzuki sfoggia i più moderni ausili alla guida per essere sempre di supporto al guidatore. A livello di consumi siamo oltre i 14 km/l di media, ma è chiaro che dipende anche dallo stile di guida e dalla situazione.
Prezzo: 22.500 euro
Il prezzo della Jimny è di 22.500 euro, non ci sono altre versioni, e l’unica alternativa è la variante con il cambio automatico che ha un costo di 24.000 euro. Completa la dotazione di serie, anche a livello di sicurezza attiva.
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