Tangenti per forniture, Daimler nella bufera
Per vendere auto ai funzionari di 22 paesi, il gruppo Daimler avrebbe concesso per 10 anni assegni in denaro e omaggi sospetti
Per almeno dieci anni avrebbe pagato tangenti in cambio di forniture per le flotte istituzionali di almeno 22 nazioni. Il gruppo Daimler è entrato nell’occhio del ciclone a seguito di un’indagine condotta dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. Il lavoro porta a frutto una serie di controlli avviati nel 2004 contro il gruppo tedesco, all’epoca proprietario di Chrysler.
Avviato dal 1998 al 2008, il giro d’affari avrebbe riguardato la concessione di assegni in denaro e omaggi di vetture lussuose, per milioni e milioni di dollari. Destinatari i rappresentanti governativi di Usa, Russia, Cina, Turchia, Egitto, Iraq e altri stati.[!BANNER]
Ora però Washington e la Security Exchange Commission chiedono il pagamento di un lauto risarcimento, 185 milioni per aver violato le leggi anticorruzione della Confederazione. In tempi di crisi si tratta di un bell’esborso, anche per un colosso come Daimler.
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