Tassisti di Sanremo contro le courtesy car
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Le Audi messe a disposizione dalla kermesse vengono usate anche per i trasporti di artisti e politici. Le auto bianche rispondono con uno sciopero
Come ogni anno, il Festival della canzone italiana trasforma per una settimana la città di Sanremo in una vera e propria capitale del jet set nostrano. Cantanti, musicisti e personaggi del mondo dello spettacolo fanno a gara per essere presenti all’evento, anche solo per uno scatto, un’inquadratura della telecamera in platea. Gli alberghi e i resort registrano il pieno di prenotazioni, i ristoranti imbandiscono al meglio le tavole, e dappertutto si vedono volti sorridenti. Ma c’è una nota che stona in questo 2010, e riguarda la gestione dei taxi.
I conducenti delle auto bianche sono sul piede di guerra. Oggetto delle proteste rivolte agli uffici di Confartigianato sono le vetture di cortesia messe a disposizione da Audi, sponsor del Festival. Secondo quanto assicurato all’inizio del mese dall’Amministrazione comunale alla rappresentativa professionale, la flotta messa a disposizione dai quattro anelli, posizionata sul Piazzale Dapporto, non avrebbe effettuato servizio di trasporto di persone, ma solo test-driver e una sorta di scuola guida.
In realtà gli accordi si sarebbero sviluppati in maniera differente. Come ammesso in una nota da Giulio Ghersi, assessore alla Viabilità, “delle 12 Audi con targa tedesca a disposizione, due vengono utilizzate per il sindaco e gli assessori; sei vengono messe a disposizione degli artisti e quattro utilizzate da ‘Casa Sanremo´, oltre, a quanto pare, ad altre 10 auto, con targa italiana e della stessa marca, che dovrebbero eseguire dei test-driver in Piazzale Dapporto”.
I conti dunque non tornano, soprattutto per i dipendenti sanremesi, che hanno deciso di esprimere la loro amarezza in un nuovo comunicato: “Non abbiamo nulla in contrario, naturalmente, sui test-driver, ma sul trasporto di persone sicuramente sì. A prescindere che ciò non rispetta quanto detto nel suddetto incontro – prosegue il documento – ci sembra poco opportuno in un momento di crisi come questo non utilizzare in pieno le risorse disponibili sul territorio, quindi tassisti e mezzi locali”. Segue il messaggio più importante: “In virtù della considerazione che la Pubblica Amministrazione ha del servizio pubblico locale, probabilmente non considerandolo all’altezza del servizio necessario al Festival di Sanremo, i tassisti intendono procedere ad una sospensione del servizio che avverrà nei prossimi giorni per rafforzare il loro disappunto nei confronti di tale atteggiamento, che se non esula dalla legge, ritengono molto poco opportuno”.[!BANNER]
Dunque sarà sciopero, o almeno così minacciamo i guidatori rivieraschi, resi nervosi anche da un altro fenomeno anomalo, venuto a emergere proprio in questi giorni di Festival. Si tratta delle auto a noleggio con conducente, accusate di intralciare il traffico cittadino per la loro sosta selvaggia nei punti nevralgici della citta. Protagonisti e colpevoli della situazione sono ancora una volta loro, gli addetti ai lavori che ruotano intorno alla kermesse canora. E così nella mattinata di ieri, giovedì 18 febbraio, una rappresentanza del Consorzio Taxi e di Unitaxi ha protocollato una lettera in Comune, con la quale ha chiesto alla Giunta e al comandante della polizia municipale di individuare un punto di raccolta in citta’ appunto per evitare questi comportamenti anarchici. Se esistono delle regole, così pensano, debbono essere rispettate da tutti, e in egual misura.
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