Un 1.2 turbo da 103 CV e quasi 20 km/litro di benzina e un 1.6 turbodiesel da 3,6 litri/100 km: arriveranno a breve sulla Polo e sulla Golf
Un 1.2 turbo da 103 CV e quasi 20 km/litro di benzina e un 1.6 turbodiesel da 3,6 litri/100 km: arriveranno a breve sulla Polo e sulla Golf.
Il futuro delle motorizzazioni Volkswagen sarà all’insegna del “piccolo ma potente e parsimonioso”. Una nuova linea di motori turbocompressi, caratterizzati da cilindrate da utilitaria, è stata svelata in questi giorni al Vienna Engine Symposium, il congresso internazionale dedicato alle novità della tecnica automobilistica.
Si tratta di due unità (una a benzina, l’altra alimentata a gasolio), che presentano cilindrate, rispettivamente, di 1.2 e 1.6 litri, e che – secondo quanto indicato dalla Volkswagen – andranno ad equipaggiare la nuova Polo e la Golf VI, già a partire dai prossimi mesi e serviranno come base per la progettazione dei futuri 4 cilindri Diesel che, secondo i piani elaborati dai tecnici del Marchio di Wolfsburg, verranno realizzati nell’immediato futuro.
L’aspetto più importante per entrambi i motori presentati a Vienna è la cilindrata ridotta. In particolare, il 1.2 TSI (progettato seguendo la filosofia del “downsizing” già utilizzata nel 1.4 TSI che ha ottenuto per tre volte il premio come Motore dell’Anno nella sua categoria) si rivela come un motore piccolo ma in grado di fornire una notevole potenza: 103 CV
Interessante il raggiungimento del valore di coppia massima (175 Nm) già a 1500 giri/min, un regime da motore a gasolio. La velocità massima ipotetica calcolata dai test al banco è di 190 km/h; l’accelerazione da 0 a 100 km/h è stata dichiarata in 9,7 secondi, mentre per il consumo VW indica un valore, a ciclo medio, di 5,5 litri per 100 km, con emissioni di CO2 di 129 g/km.
Il 1.6 TDI, pensato per essere montato sia sulla Polo che sulla Golf, a seconda delle potenze disponibili (74, 89 e 103 CV) è alimentato a iniezione diretta common rail, con un sistema di ottimizzazione delle valvole e della pompa dell’olio garantito dalla centralina elettronica. Questo procedimento permette un basso coefficiente di attrito ai pistoni, in modo da ottenere la minima dispersione possibile di energia. Il risultato finale è un motore che sfrutta al meglio la potenza di cui dispone e può consumare minori quantità di gasolio rispetto alle unità della stessa categoria.
I dati in questo senso appaiono molto interessanti: la versione da 89 CV “beve” solamente 3,6 litri di gasolio per 100 km, per un valore di emissioni di CO2 di appena 96 g/km. Non resta che aspettare l’arrivo di queste unità sulla Polo e sulla Golf.