ZF rivela le motivazioni che hanno condotto alla costruzione del cambio a 7 rapporti.
ZF rivela le motivazioni che hanno condotto alla costruzione del cambio a 7 rapporti.
Dopo averla provata a Livigno sull’impegnativo tracciato ricavato su neve e ghiaccio, siamo rimasti piacevolmente stregati dalle doti dinamiche della nuova Porsche 911 e dalla bontà del cambio a doppia frizione PDK. Una trasmissione che ha conquistato diversi clienti Porsche e che annovera diversi vantaggi alla guida, grazie alle sue performance ed alle sue qualità nel traffico cittadino.
La sportiva di Zuffenhausen per antonomasia però, monta anche un cambio manuale a 7 marce, prodotto dalla ZF, che rappresenta una vera e propria rivoluzione per via di quel rapporto in più che lo rende unico nel suo genere. Bene, a distanza di qualche mese dal debutto della vettura tedesca, la Casa produttrice della trasmissione rivela le motivazioni che sono alla base delle sue scelte.
Le 7 marce non servono – come qualcuno potrebbe pensare – per andare alla ricerca della velocità pura perché la punta massima si raggiunge in sesta, ma per migliorare i consumi. In pratica, con il rapporto più alto la 911 può viaggiare ad una velocità di crociera mantenendo più bassi possibile i giri del motore.
Inoltre, per migliorare ulteriormente le performance ecologiche dell’auto e limitare le soste dal benzinaio, la trasmissione è integrata con lo Start&Stop. Tutto ciò si traduce in minori consumi, soprattutto nel traffico cittadino, visto che il motore si spegne quando ci si ferma ai semafori o si rimane incolonnati, per poi riaccendersi non appena ci si rimette in movimento.
Rispetto al doppia frizione non si può fare a meno di usare il piede sinistro, una pratica ormai in disuso, ma che è ancora apprezzata da chi cerca il controllo totale sull’auto e la migliore interazione possibile con la stessa.