Catene da neve vietate? La risposta di Assogomma

Andrea Tomelleri
07 Dicembre 2012
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Catene da neve vietate? La risposta di Assogomma

Abbiamo intervistato il direttore di Assogomma in merito al discusso emendamento che riguarda le catene da neve.

Abbiamo intervistato il direttore di Assogomma in merito al discusso emendamento che riguarda le catene da neve.

In inverno guidare in sicurezza significa dotare l’auto dell’equipaggiamento più adatto alle condizioni del fondo stradale, soprattutto in presenza di neve. 

Il Codice della Strada, in caso di nevicate intense, prescrive di montare le catene oppure i pneumatici invernali, studiati per garantire una maggiore motricità su neve e ghiaccio.

In questi giorni, però, è stato presentato un emendamento al Decreto Sviluppo che ha causato immediate polemiche, legate alla possibilità che le catene vengano vietate a favore dei pneumatici. E’ davvero così? Per fare un po’ di chiarezza a riguardo, Motori.it ha contattato Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma.

Qual è la posizione di Assogomma in merito all’emendamento presentato in Senato?

“Innanzitutto questo emendamento per il momento non esiste ancora, quindi stiamo parlando di un provvedimento che provvedimento non è. Secondo, è falso quanto qualcuno sta dicendo e cioè che con questo emendamento si rendono obbligatori i pneumatici invernali al posto delle catene”.

Infatti, in questi giorni è nata una forte polemica a riguardo… cosa risponde?

“Non è vero, questo è un modo per strumentalizzare una notizia. E’ quantomeno strano che in questa polemica, che non è stata voluta da Assogomma, le autorità competenti per il Codice della Strada, cioè il Ministero degli Interni e il Ministero dei Trasporti non parlano, ma parlano soggetti che nulla hanno a che vedere con la responsabilità istituzionale”.

“In realtà l’emendamento, per come l’abbiamo letto, ci sembra chiaro e con una portata estremamente limitata, soggetta a determinate condizioni. Inoltre non va a sostituire la norma che conosciamo tutti e che ha dato luogo alla nascita delle tante ordinanze: continuano a convivere i pneumatici invernali e le catene in presenza di ordinanze come previsto al comma E dell’articolo 6. L’emendamento in questione è al comma C, e quindi si aggiunge, non va a sostituire il comma E”.

Però si è parlato di un vantaggio per i produttori di pneumatici…

“Che tutto questo rappresenti un motivo per un vantaggio commerciale non ha senso. Su tutto il territorio sono già uscite oltre 200 diverse ordinanze (a disposizione sul sito pneumaticisottocontrollo.it), emesse dalle Province, dalle autostrade, dai compartimenti dell’ANAS ecc. Come può essere un vantaggio commerciale quando non si sa chi adotterà il provvedimento, quando lo adotterà e per quanto tempo lo adotterà? Ricordo poi che il provvedimento, se verrà approvato, avrà una durata limitata nel tempo e si applicherà solo a determinate condizioni. E’ una polemica fine a se stessa”.

“Inoltre non c’è uno scontro con le catene, i due prodotti convivono tranquillamente. Abbiamo appreso della norma, l’abbiamo letta e la possiamo definire una norma nell’interesse degli automobilisti. Si applica se il montaggio della catena è problematico perché risulta di intralcio alla circolazione”.

Entrando nello specifico… quando verrebbe attuato il provvedimento?

“Innanzitutto è una possibilità, non un obbligo: la decisione non la prende Assogomma, ma il proprietario o il gestore della strada. E’ questo che decide se attuare o non attuare il provvedimento. Ma se lo vuole attuare, ci sono delle condizioni ben precise. Prima condizione: al di fuori dei centri abitati (non si può fare a Milano, a Roma ecc.). La seconda condizione è una condizione meteorologica ben precisa, nevicate di rilevante intensità, cioè una situazione d’emergenza e limitata nel tempo. La terza condizione è che ci sia una condizione di sicurezza per la circolazione stradale e per l’incolumità delle persone che non consente l’uso di soluzioni alternative, cioè le catene”.

“Faccio un esempio: la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, tratto a due corsie per ogni senso di marcia più una corsia d’emergenza larga 80 centimetri, cioè non sufficiente per la sosta di una vettura; inoltre c’è un cartello specifico che obbliga in caso di neve a lasciare libera la corsia di sinistra per gli spazzaneve. Chi deve fermarsi, per montare le catene, bloccherebbe ulteriormente la circolazione mettendo a repentaglio la sua sicurezza. Questo è un esempio delle condizioni limitate nel tempo che, secondo il nostro punto di vista, il Legislatore ha voluto disciplinare”.

I pneumatici invernali sono in grado di garantire la stessa motricità delle catene? Anche in situazioni più difficili come le salite?

“I pneumatici invernali garantiscono la medesima motricità delle catene, non solo, gli spazi di frenata si riducono sensibilmente. Noi a gennaio abbiamo fatto prove comparate in un evento a Madonna di Campiglio, dove è stato dimostrato che gli spazi diminuiscono sensibilmente a parità di vettura. Per quanto riguarda la salita, la maggior parte delle strade e autostrade italiane ha per legge pendenze limitate al 4%, non ci sono autostrade con pendenze del 15%. Quindi in condizioni normali il pneumatico invernale è in grado di affrontare qualsiasi situazione senza la necessità del montaggio della catena”.

L’emendamento è stato criticato anche perché, se approvato, potrebbe portare ad un aggravio di spesa per gli automobilisti. Cosa ne pensa?

“Abbiamo appena presentato uno studio dove il Politecnico di Torino, non Assogomma, ha dichiarato che la differenza di costo tra le due soluzioni, ossia mantenere un estivo con catene o avere due treni di gomme (un estivo e un invernale) non è rilevante, soprattutto se si considera l’intero ciclo di vita della vettura. Il Politecnico, prendendo in considerazione auto di larga diffusione su cicli di due, quattro e otto anni, ha rilevato che montare gli invernali è mediamente più conveniente di 40 euro l’anno”.

“Inoltre è falso dire che le catene costano appena 30 euro, come riportato da alcuni quotidiani nazionali, perché spesso si tratta di prodotti non omologati o non idonei. Infine, montando gli invernali si va a ridurre l’usura delle gomme estive, che invece con le catene continuerebbero a consumarsi anche in inverno portando ad una sostituzione più rapida”.

Test pneumatici invernali a Cervinia

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