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Volvo: con Microsoft per progettare in realtà aumentata

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 23 nov 2015
Volvo: con Microsoft per progettare in realtà aumentata
Progettazione, design, marketing, vendite: fasi di lancio delle nuove vetture con Holographic a visore HoloLens. Futura partnrship fra i due marchi?

Progettazione, design, marketing, vendite: fasi di lancio delle nuove vetture con Holographic a visore HoloLens. Futura partnrship fra i due marchi?

Il futuro di Volvo sarà all’insegna della “realtà aumentata“. Volvo utilizzerà la nuova tecnologia Windows Holographic, sviluppata per la visualizzazione di ologrammi 3D e la loro manipolazione mediante gesti e comandi vocali. Il sistema HoloLens – questo il nome della piattaforma a visore wireless che opera insieme al Pc – sarà utilizzato da Volvo nella progettazione e nelle fasi successive di lancio dei prossimi modelli: marketing, vendite, produzione.

Tecnicamente, la piattaforma Microsoft Holographic a visore HoloLens, sviluppata in collaborazione con la Nasa e presentata al pubblico a inizio 2015, sfrutta la realtà aumentata per la proiezione di ologrammi tridimensionali. Durante le prime dimostrazioni, i tecnici Microsoft avevano messo in evidenza come fosse possibile questo tipo di proiezione per impieghi connessi al design – da segnalare, a questo proposito, l’applicazione HoloStudio “da scrivania” – in modo da potere modificare le forme in tempo reale con le dita o con apposite “penne”. I visori HoloLens sono stati sviluppati contestualmente al debutto di Windows 10, e l’impiego automotive è chiaro: una nuova frontiera per creativi e ingegneri, attraverso l’azione combinata con software Cad e stampanti 3D. L’utente che manovra il visore HoloLens è in grado di modificare le dimensioni della vettura proiettata, sezionarne zone ben definite, fare ruotare l’immagine. Il vantaggio, in questo caso, si traduce in un deciso risparmio di tempo, analisi e studio tecnico di un modello.

L’impiego di Holographic da parte di Volvo, indica un comunicato di queste ore, potrebbe anche essere preludio a una partnership fra il marchio svedese e il colosso dell’informatica. Più nel dettaglio, la presentazione della nuova tecnologia che sarà impiegata da Volvo è stata recentemente anticipata da una dimostrazione pratica, nella quale un team di tecnici Volvo ha illustrato la nuova Volvo S90, attesa al prossimo salone di Detroit, in maniera “fisica” e tridimensionale”. L’impiego di HoloLens ha consentito ai tecnici di Goteborg l’illustrazione degli innovativi sistemi di guida autonoma che equipaggeranno la vettura. Quanto alle fasi di montaggio, anche in questo caso si è ipotizzato l’impiego di HoloLens: la piattaforma Microsoft potrebbe venire utilizzata anche durante la produzione delle vetture da tecnici e operai, in modo da ricevere informazioni in tempo reali sulle varie parti della vettura da assemblare, sulle relative istruzioni e sui parametri di produzione.

D’altro canto, non è la prima volta che i visori di ultima generazione trovano applicazione nell’industria automobilistica: il sistema di marketing e vendite “Audi Virtual Reality Experience” impiega il Samsung Gear VR; Abarth, Nissan e, anche per seminari virtuali di guida sicura, Toyota usano gli Oculus Rift. I dipendenti Bmw hanno avuto modo di operare con una versione dei Google Glass specificamente sviluppata per l’industria automotive. E la stessa Volvo, nei mesi scorsi, ha utilizzato i visori Google Cardboard per una serie di test drive virtuali della nuova XC90.

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