Il Parlamento Europeo si impegna nella riduzione delle emissioni CO2 delle auto. Dal 2011 obbligatori i sensori di pressione delle gomme
Il Parlamento Europeo si impegna nella riduzione delle emissioni CO2 delle auto. Dal 2011 obbligatori i sensori di pressione delle gomme
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Tempo di regolamentazioni, in Europa, in materia di sicurezza ed ecologia: Il Parlamento europeo ha approvato una proposta che renderà obbligatoria l’adozione dei sensori di pressione degli pneumatici per le autovetture di nuova produzione al fine di ridurre le emissioni di CO2; un’auto che viaggia con uno o più pneumatici sgonfi, infatti, tende a consumare e, quindi, ad inquinare di più.
Questi sensori sono già obbligatori negli Stati Uniti e la tecnologia è disponibile su molti modelli venduti in Europa già da qualche anno. L’industria ha sviluppato sistemi basati su chip che vengono inseriti nella valvola dello pneumatico: sono alimentati a batteria e dotati di un circuito a radiofrequenza che trasmette i dati ad un ricevitore collocato nell’auto, vicino alla ruota.
Da qui i dati vengono trasportati per la visualizzazione su un display, generalmente posizionato sul cruscotto che informa il guidatore sull’effettivo stato di gonfiaggio di ogni pneumatico e lo avvisa in caso di anomalia.
Anche se questa tecnologia fornisce dati abbastanza precisi, il settore, e nella fattispecie Continental, sta attualmente lavorando su un sistema avanzato in grado di registrare e combinare diversi dati riguardanti la tipologia degli pneumatici utilizzati, così come la temperatura, il chilometraggio, la velocità e le condizioni di carico. Queste informazioni vengono poi inviate all’ESP che li elabora per regolare di conseguenza la dinamica di guida.
La proposta UE comprende non solo il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, che sarà obbligatorio per le auto prodotte a partire dal 1° novembre 2011. Nell enuove norme c’è anche l’obbligatorietà, dalla stessa data, della dotazione standard del controllo elettronico della stabilità.