Nissan Brain-to-Vehicle: l’interazione uomo-macchina ridefinisce il futuro della guida
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2018/01/5-2.jpg)
Il futuro della guida vedrà aumentare in modo esponenziale l’interazione uomo-macchina fino al punto che i veicoli potranno imparare dal loro conducente. E’ questa la sintesi dell’ambizioso progetto di ricerca battezzato Nissan Brain-to-Vehicle che la Casa nipponica svelerà tramite una dimostrazione pratica in occasione del CES 2018, la celebre fiera dell’elettronica di consumo che si svolge ogni anno a Las Vegas.
La tecnologia B2V (Nissan Brain-to-Vehicle) avrà come obiettivo quello di ridurre al minimo i tempi di reazione del conducente durante le manovre di guida, portando alla creazione di sofisticati veicoli capaci di adattarsi ad ogni singola persona in modo da offrire un’esperienza più piacevole, sicura e coinvolgente. B2V è l’ultima tappa in ordine di tempo della strategia battezzata “Nissan Intelligent Mobility” che punta a ridefinire l’utilizzo delle automobili nella nostra società.
“Quando si parla di guida autonoma, quasi tutti pensano a un futuro molto impersonale, in cui gli esseri umani delegano il controllo ai veicoli. Invece la tecnologia B2V va esattamente nella direzione opposta, perché sfrutta i segnali del nostro cervello per rendere la guida ancora più emozionante e godibile” ha dichiarato Daniele Schillaci, Executive Vice President di Nissan, che ha aggiunto: “Tramite la Nissan Intelligent Mobility, vogliamo traghettare le persone verso un mondo migliore, all’insegna di una maggiore autonomia, elettrificazione e connettività.”
Per raggiungere questi risultati, la tecnologia sviluppata da Nissan permetterà di decodificare le attività celebrali relative alle azioni del conducente in modo da individuare eventuali problematiche che si possono presentare durante la guida di un veicolo. Durante ogni movimento effettuato dal conducente durante la guida – come ad esempio accelerare, cambiare o sterzare – il sistema di intelligenza artificiale permette di rilevare il segnale emesso dal cervello con lo scopo di far intervenire i sistemi di ausilio alla guida in modo tempestivo per migliorare la guida manuale ed i relativi tempi di reazione.
Grazie alle previsioni dei movimenti del pilota, il sistema può intervenire con un anticipo di 0,2-0,5 secondi sull’uomo e senza quasi far percepire il loro funzionamento. La tecnologia B2V avrà anche altri scopi, come ad esempio quello di migliorare l’adattamento all’ambiente interno al veicolo sfruttando la realtà aumentata che permetterà di creare un’atmosfera più rilassata o maggiormente consona ad un determinato momento.
Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/04/wp_drafter_3641778.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/04/wp_drafter_3641776.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/04/wp_drafter_3641774.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2024/09/carlostavarespresentationpressconferencedareforward2030-e1727691073986.jpg)