Secondo uno studio i sistemi di sicurezza attiva Volvo come City Safety e Pedestrian Detector si sono mostrati efficaci nel contenere gli incidenti.
Secondo uno studio i sistemi di sicurezza attiva Volvo come City Safety e Pedestrian Detector si sono mostrati efficaci nel contenere gli incidenti.
Secondo due importanti enti americani per la sicurezza, l’Highway Loss Data Institute (HLDI) e l’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS), il contributo portato dai sistemi di prevenzione degli incidenti come il City Safety implementato da Volvo è evidente anche nei numeri. Ad evidenziarlo c’è anche uno studio pubblicato in collaborazione tra i due istituti nel quale si dice che i sistemi per la sicurezza attiva presenti sulla Volvo XC60 contribuiscono a ridurre del 27% gli incidenti e del 51% i sinistri con lesioni rispetto alla media degli altri SUV dello stesso segmento.
Ne consegue quindi che un modello come la XC60 risulta più sicuro proprio grazie all’aiuto che i più moderni sistemi elettronici sviluppati dalla casa svedese offrono al guidatore, riuscendo a rimediare in maniera del tutto automatica alle distrazioni o alle imprudenze di chi è alla guida.
Lo studio sottolinea in particolare l’efficienza del City Safety, il sistema attivo alle basse velocità (fino a 30 km/h) presente su XC60, XC70, S60 e S80 in grado di rilevare un ostacolo sulla strada e di intervenire, arrivando a fermare il veicolo nel caso in cui il guidatore non fosse nel frattempo intervenuto frenando o correggendo la traiettoria. Molti ricorderanno la figuraccia di Volvo durante un test per la stampa, quando l’auto non riconobbe l’ostacolo: speriamo quindi che il sistema sia stato ulteriormente migliorato e questi risultati fanno certamente propendere per questa ipotesi.
Notevole per quanto riguarda la protezione dei pedoni è giudicato anche l’aiuto del Pedestrian Detection, che utilizza un radar e una macchina fotografica per rilevare gli oggetti davanti alla vettura, i quali, una volta rilevati, vengono confrontati con 10.000 sagome di oggetti presenti nel database del sistema in soli 50 millisecondi, con l’obiettivo di identificare chiaramente la natura e il tipo di ostacolo che la vettura si troverà davanti alla propria traiettoria, attivando così un segnale acustico e una luce che avvisa il guidatore della presenza di un eventuale pedone. Il sistema è in grado di rilevare fino a 64 pedoni contemporaneamente, riuscendo ovviamente a frenare il veicolo nel caso in cui dal guidatore non arrivi una risposta pronta ed efficace.
La tecnologia quindi, se applicata con intelligenza, dimostra di poter essere un valido aiuto anche in ambito automobilistico, dove la differenza tra un impatto evitato e un incidente può essere fatta anche da una semplice distrazione, aspetto che nel 90% dei casi vede la componente umana come causa di una collisione.